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Stephan Mathieu: The Falling Rocket

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Stephan Mathieu: The Falling Rocket
Nel lavoro di Stephan Mathieu - musicista e sperimentatore elettroacustico tedesco che in questi anni si è segnalato come uno dei più sensibili esploratori sonori e di cui vi abbiamo segnalato non troppo tempo fa lo splendido Un Coeur Simple - ha grande importanza la strumentazione. Specialista delle fonti sonore più disparate e obsolete, Mathieu sceglie per questo The Falling Rocket un vecchio organo Farfisa, una radio a onde corte e un Hohner Elektronium, mitico sintetizzatore monofonico degli anni Cinquanta dall'aspetto di fisarmonica.

Queste fonti sonore vengono processate in onirici strati di suono che avvolgono completamente l'ascoltatore tra pulviscolo spaziale, sibili di macchine, nella continua e obliante sensazione di stare dentro un coro meccanico che culla un viaggio senza fine al fondo della galassia.

Esaurito così [con l'inevitabile approssimazione del caso e il caldo invito a ascoltare nel migliore dei modi questo disco] l'obbligo informativo/recensorio, aggiungo solo poche righe per condividere con voi alcuni ulteriori riferimenti.

Se infatti il filone "cosmico" [dall'elettronica tedesca agli episodi più estatici della new thing, per arrivare a molte pagine glitch e ambient di dichiarata ispirazione "spaziale"] offre comunque un contesto sempre rinnovato [e rinnovabile] di immaginario sonoro, colpisce nell'opera di Mathieu la capacità al tempo stesso chirurgica ma anche umanissima di connettere i suoni alla perturbante sensazione di presenza/assenza che l'uomo contemporaneo prova negli spazi, sia quelli della quotidianità che quelli dell'immaginazione tecnologica [quali sono, tranne che per qualche astronauta che li sperimenta davvero, quelli legati al viaggio cosmico].

Si prova nostalgia per atmosfere che in realtà non abbiamo mai abitato e il merito va a Mathieu, che muove la nostra immaginazione a partire da qualcosa che è "fisicamente" legato all'ancestralità del contemporaneo [il campionamento di un vecchio 78 giri, i fischi di una radio, il respiro di un organo che al cospetto delle moderne possibilità di un laptop fa tenerezza] e la mette a diretto contatto con spettri che non si fanno mai riconoscere del tutto.

La lentezza dei processi [cosa cui non siamo ormai più abituati] aggiunge fascino al fascino. Che meraviglia!

Track Listing

01. Lacaille 8760; 02. Keid; 03. Gliese 229 B; 04. 55 Cancri; 05. Deneb; 06. IK Pegasi; 07. Teide 1; 08. Cha 110913; 09. Kepler-11.

Personnel

Stephan Mathieu (organo Farfisa, Hohner Elektronium, radio, grammofono).

Album information

Title: The Falling Rocket | Year Released: 2013


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