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Lama + Joachim Badenhorst: The Elephant's Journey
ByCerto vi ritroviamo l'originale approccio alla melodia dell'album di debutto, l'apertura ad atmosfere rarefatte, quasi cameristiche presenti in Lamacal, ma qui le prospettive si moltiplicano, si contaminano e nello stesso tempo si concretizzano in scenari dai nitidi contorni e dalla lucida focalizzazione. Controllo e abbandono, dolcezza e furore, attenzione alla forma e assoli visionari, scrittura che alimenta l'improvvisazione e improvvisazione che si concretizza in scrittura fanno di The Elephant Journey l'album della piena maturità.
L'iniziale "Razor's Edge" ha i connotati di incubo notturno alimentato da marchingegni elettronici e tromba inquietante in un crescendo progressivo fino a svanire nel nulla come dal nulla era iniziato. "A Hunger Artist" coniuga magistralmente il caos organizzato della prima parte con lo svelarsi imprevedibile di un tema melodioso, delicato, la trama che lascia ampi spazi al non detto e alle invenzioni minimali dei quattro musicisti. Ma è la title-track il brano che identifica al meglio il modus operandi del gruppo, con improvvisi cambi di registro, atmosfere in continuo ribaltamento, dialoghi impertinenti e unisoni sofisticati con il pulsare della sezione ritmica a suggerire nuove strategie improvvisative.
Track Listing
Razor’s Edge; The Process; A Hunger Artist; Crime & Punishment; Murakami; The Gorky Spy; The Elephant’s Journey; Don Quixote.
Personnel
Joachim Badenhorst: clarinet, bass clarinet; Susana Santos Silva: trumpet, flugelhorn; Gonçalo Almeida: double bass, effects, loops; Greg Smith: drums, electronics.
Album information
Title: The Elephant's Journey | Year Released: 2015 | Record Label: Clean Feed Records
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