Cappelletti, Massaria & Maneri Trio: The Edge of Becoming

L'assenza della batteria è foriera di cambiamenti strutturali importanti e certamente libera la gestione delle scansioni temporali e la mappa spettrale di importanti componenti nella parte bassa. Le dinamiche rimangono ampie e gli intrecci timbrici affascinanti. Le composizioni sono per la maggior parte di Arrigo Cappelletti, vero leader progettuale, ma non manca un brano di Massaria e soprattutto va segnalata la medley finale che lega assieme due celebri brani di Carla Bley, un omaggio obliquo di Cappelletti all'amato Paul Bley, marito di Carla nei primi anni sessanta.

La viola di Mat Maneri è spesso centrale negli impasti, con la sua caratteristica scia luminescente che ne fa uno dei musicisti più richiesti in molti progetti newyorkesi. Le sue frasi si attorcigliano nel vento della notte e spariscono verso l'alto, senza lasciare scorie. La chitarra di Massaria è più sfuggente, delicato punto di equilibrio fra il pianoforte di Cappelletti e la viola di Maneri. Evita giustamente il ruolo ritmico per proporre invece brandelli, suggestioni, idee che si sposano con il fluire della musica. Il pianoforte di Arrigo Cappelletti è austero e controllato, algido e sottilmente romantico nella sua raffinata essenza che profuma di asciutto. Una musica che si lascia osservare nella sua plasticità fatta di spazi concreti e aperture nel vuoto.

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