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Dom Minasi: The Bird, the Girl and the Donkey

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Dom Minasi: The Bird, the Girl and the Donkey
"Improvvisazione guidata" si potrebbe definire la musica che ascoltiamo in The Bird, the Girl and the Donkey. Talvolta infatti emergono passaggi che sembrano quasi scritti, nuclei melodico-ritmici intrecciati dai vari strumenti in modo particolarmente equilibrato, con una misura cameristica. Difficile sapere se ciò dipenda da passaggi concordati o da germinazioni spontanee di una prassi improvvisativa fra i membri di una formazione paritaria.

La conclusione dei brani è dovuta al naturale esaurirsi della conversazione collettiva, ad uno spegnimento progressivo del movimento, mentre gli inizi sono più diversificati e occasionali. "Atmospheric Meeting" esordisce con un timido intreccio dei fiati, quasi accademico; l'incipit di "The Bird, the Girl and the Donkey" è assegnato al tellurico contrabbasso di Balgochian e quello di "Hey Cowboy" al sommesso, dialogante duo degli strumenti a corda. La sfumata apertura di "Stop Rinding Those Damn Bells," che nasce gradualmente dal nulla, denota invece che l'esecuzione dell'improvvisazione era già stata avviata.

I cinque lunghi brani si qualificano quindi come sezioni di più sedute di registrazione, effettuate nel 2010 nell'appartamento newyorchese di Dom Minasi, ed elaborate poi in fase di montaggio. Ne risulta comunque una musica d'improvvisazione collettiva dilatata, formicolante e attenta, che sviluppa un percorso con alti e bassi. Il pregio maggiore di questi brani risiede nella varietà timbrica, nell'accostamento di varie sonorità riverberanti, che lasciano emergere anche veri e propri spazi solistici. Si possono così apprezzare soprattutto le lucide elucubrazioni della chitarra del leader, che si rivela inaspettatamente uno dei padri putativi di Mary Halvorson, le sussultanti rullate di Jay Rosen, la pronuncia afona, austera del contralto di Blaise Siwula e quella più ruvida e farneticante del tenore di Ras Moshe, le sferzanti e risonanti sortite del contrabbassista.

Dom Minasi, nato a New York nel 1943 e curioso esploratore di territori di confine, si conferma un "piccolo" e appartato caposcuola dell'improvvisazione collettiva e della chitarra, un "duro e puro," un musicista per specialisti. La sua musica è rigorosa e coerente, senza cadute di tono, tuttavia, almeno in questo CD, suona un po' datata e statica, poco vibrante, racchiusa in una ricerca privata, non contaminata da aspetti più ambigui e contraddittori della realtà di oggi. Forse non è un caso se nel tempo Dom Minasi non ha raggiunto un'ampia visibilità e un indiscusso riconoscimento; come è capitato anche a tanti altri onestissimi esponenti, più o meno coetanei, di una creatività trasversale e intransigente allo stesso tempo.

Track Listing

1. Atmospheric Meeting; 2. Stop Ringing Those Damn Bells; 3. The Bird, The Girl and The Donkey; 4. Hey Cowboy; 5. Sonia's Back. No Really, Her Back.

Personnel

Ras Moseh (sax tenore); Blaise Siwula (sax contralto); Dom Minasi (chitarra); Albey Balgochian (contrabbasso); Jay Rosen (batteria).

Album information

Title: The Bird, the Girl and the Donkey | Year Released: 2011 | Record Label: Bubble Lounge


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