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Gary Todd, Dave Solomon, John Russell, Nigel Coombes, Steve Beresford: Teatime

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Gary Todd, Dave Solomon, John Russell, Nigel Coombes, Steve Beresford: Teatime
"Non puoi startene sempre in attesa di un compositore che scriva la musica che desideri suonare". Questa frase provocatoria appariva su manifesti e volantini che nel gennaio 1970 a Londra pubblicizzavano un concerto della Music Improvisation Company alla Purcell Room. Il collettivo era formato da Derek Baley, Evan Parker, Jamie Muir, Hugh Davies, Ron Geeson, Tony Oxley, Paul Rutherford e John Tilbury. In pratica, la prima gloriosa generazione dei grandi improvvisatori britannici quasi al completo: una generazione che si era fatta le ossa in un piccolissimo teatro del West End, il Little Theatre Club, dove "padrone di casa" era il batterista John Stevens, artefice del seminale Spontaneous Music Ensemble. Ebbene, circa cinque anni dopo dal concerto di Bailey e soci alla Purcell Room e a soli nove dalle prime session al Little Theatre c'era già una nuova generazione di improvvisatori che premeva alle porte.

Siamo esattamente tra il 1974 e il 1975 e nel frattempo il punto di ritrovo delle nuove leve si era sposato tra King's Cross e St. Pancras in un altro minuscolo teatro londinese, lo Unity Theatre. Qui Martin Davidson registrò per la Incus di Derek Bailey e Evan Parker una serie di concerti - performance di questi allora giovani irriducibili dell'improvvisazione totale come Garry Todd, Dave Solomon, John Russell, Nigel Coombes e Steve Beresford. Registrazioni che finirono sul disco Teatime pubblicato nel 1975. Ora questo importante documento viene riproposto integralmente su CD dalla Emanem con una bonus track inedita proveniente da un'audiocassetta di un concerto della fine del 1973 al Little Theatre Club del duo John Russell e Dave Salomon.

Impoassibile restare insensibili alle provocazioni sonore di un collettivo che non si muove mai all'unisono ma si aggrega in differenti formazioni - duo, trio, quartetto - al fine di esaltare al meglio i contributi e le idee di ciascun elemento. Tra gli interventi più riusciti quelli del chitarrista John Russell, il cui stile ruvido e "pizzicato" è fortemente influenzato da Bailey (cosa particolarmente evidente proprio in "Low-Fi," la traccia aggiunta nella nuova edizione), e quelli al piano di Steve Beresford, il cui approccio inquieto e solo apparentemente free si rivela molto efficace nel tessere fragile trame intorno ai molto più radicali spunti solistici dei compagni. Un lavoro, in conclusione, venato da una buona dose di humour e anche da un pizzico di autoironia come rivelano i titoli dei brani in scaletta. Una caratteristica quest'ultima che lo rende meno freddo e distante rispetto ad analoghi lavori di musica improvvisata di quegli anni.

A proposito di questi nuovi improvvisatori il critico Steve Lake del Melody Maker esprimeva in un articolo pubblicato nel 1976 alcune perplessità: "Sembra - scriveva - che vi sia un differente intento ideologico tra la cosiddetta seconda generazione di improvvisatori britannici e quei musicisti che in un certo senso prepararono la loro venuta e più precisamente coloro che nella metà degli anni Sessanta si ribellarono alle convenzioni e alla "disciplina" del bebop come John Stevens, Tony Oxley, Evan Parker, Paul Rutherford e altri. Proprio per la natura quasi fideistica della loro ribellione - sottolineava Lake - quest'ultimi erano obbligati a credere in una più che desiderabile forma comunicazione tra musicista e ascoltatore. Ebbene, mi sembra che questa nuova leva di improvvisatori, di cui la maggior parte non è di formazione jazzistica, non sia affatto particolarmente interessata all'ascoltatore. La musica esiste e se piace o appassiona, bene. Altrimenti, va bene lo stesso". Una posizione non del tutto sbagliata e oggi, anche alla luce dell'evoluzione del movimento radicale britannico, più che mai condivisibile.

Track Listing

1. Irritating Tapping - 1.29; 2. European Improvised Music Sho' 'nuff Turns Me On / Part 1 - 8.34; 3. Part 2 - 1.38; 4. Part 3 - 3.33; 5 Part 4 - 7.54; 6. Deadbeat - 0.34; 7. I Didn't Get Up This Morning / part 1 - 0.54; 8. part 2 - 4.25; 9. part 3 - 2.09; 10. part 4 - 2.34; 11. Graham shows his teeth - 11.19; 12. Low-fi - 6.49.

Personnel

Gary Todd (sax tenore), Nigel Coombes (violino, elettronica), Steve Beresford (piano, giocattoli), John Russell (chitarre elettriche), Dave Solomon (percussioni).

Album information

Title: Teatime | Year Released: 2011 | Record Label: Emanem


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