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Keith Tippett: Tapestry Orchestra Live at Le Mans
ByPurtroppo non è stato possibile trovare i fondi necessari per realizzare questo intendimento e così, dopo quasi dieci anni, il pianista inglese ha deciso di concedere alla etichetta Red Eye Music la possibilità di presentare, con questo doppio CD, la versione dal vivo di quel lavoro, incisa a Le Mans ai primi di maggio del 1998. Forse non tutti i mali vengono per nuocere, visto che questa versione dal vivo è ben riuscita, sontuosa e potente al punto giusto, capace di passare da uno swing per big band, disincantato e in qualche modo lieve come può esserlo una citazione ammiccante ma sincera, a sottigliezze raffinate che si muovono con circospezione in territori dilatati delle ombre, senza farsi mancare le filigrane delicate che giocano in controluce, con colori pastellati e morbide trame.
I compagni di strada, tra i quali anche i nostri Pino Minafra e Gianluigi Trovesi, sono sempre più o meno quelli. O per meglio dire, ritroviamo anche in questa circostanza un manipolo di fidi scudieri e collaboratori che rimangono come nucleo pensante. Attorno a loro ruotano musicisti che arrivano da esperienze disparate ma in qualche modo congrue. La moglie Julie Tippetts, Marc Charig, Elton Dean, Malcom Griffiths, Larry Stabbins e Louis Moholo fanno certamente parte di quel gruppo che è sempre stato al fianco del geniale pianista di Bristol, mentre gli altri si sono resi disponibili in epoca più recente.
La lunga suite si divide in sette movimenti che ritroviamo in ordine cronologico nei due CD di questa bella edizione della giovane casa discografica inglese. Sono quasi novanta minuti di musica che lascia spesso l’ascoltatore senza respiro, per quel senso di trasporto al quale non è possibile sottrarsi. Un viaggio nelle zone grumose dell’energia, con la lampadina di emergenze sempre a portata di mano, per cercare di discernere le aree più intricate e scure. Un viaggio nello spazio e nel tempo, con le scorie del jazz ormai destrutturato che acquistano nuovi punti di vista e allo stesso tempo nuova dignità, come se il fatto stesso di liberare questi frammenti, decontestualizzati dalle operazioni di routine solitamente a loro associate, fosse sufficiente per riscoprirne qualità impensabili.
Il respiro profondo, che rimane come elemento di raccordo per tenere unito il tutto, è sempre ben evidente e non ci lascia mai con la sensazione che le strutture complicate che si sovrappongono incessantemente stiano per collassare. Una magia di equilibrismo forse, o più semplicemente un soffio di pura energia vitale che arriva dal profondo del cuore, dove la passione regna suprema.
Track Listing
CD 1 01. First Thread - 9.20; 02. Second Thread -13.58; 03. Third Thread - 13.27; 04. Fourth Thread - 17.53 CD 2: 01. Fifth Thread - 9.59; 02. Sixth Thread - 12.37; 03. Seventh Thread - 10.07
Personnel
Gethin Liddington, Pino Minafra, Jim Dvorak, Mark Charig (trombe); Malcolm Griffiths, Dave Amis, Paul Rutherford (trombone); Oren Marshall (tuba); Paul Dunmall, Simon Picard, Larry Stabbins, Elton Dean, Gianluigi Trovesi, Lee Goodall (sax); Julie Tippetts, Maggie Nicols, Vivien Ellis (voci); Paul Rogers (contrabbasso); Louis Moholo, Tony Levin (batteria); Keith Tippett (piano)
Album information
Title: Tapestry Orchestra Live at Le Mans | Year Released: 2007 | Record Label: Red Eye Music
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