Marcus Goldhaber: Take Me Anywhere

Da attore a cantante jazz, un passaggio che non ha lasciato scorie e che è riuscito più che bene. Si fa accompagnare solo dal trio di Jon Davis con alla batteria il nostro Marcello Pellitteri e su "Take Me" c'è l'emozionante armonica di Hendrik Meurkens. I testi delle song scritte sono sempre positivi, un invito a fare il passo decisivo, a buttarsi in storie senza fine, ad abbandonare i dubbi, a cambiare. Insieme agli standards di sempre fa valere così una personalità molto forte, una voce tra il Chet più soffuso ("No Moon at All") ed un crooner.

Peccato che non abbia trovato nessuno disposto ad investirci su ed ha scelto la strada dell'autoproduzione. Semplicemente cosí, da romantico dei sentimenti a coraggioso promotore di se stesso. C'è da credere che il pubblico gli darà ragione, che storie del genere, cantate in un club, facciano davvero sognare chi li sta ad ascoltare. E chissà che di colpo non ci ritroveremo con un nuovo fenomeno pubblicizzato ovunque! Un disco da non perdere per gli appassionati del genere.

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