The Kandinsky Effect: Synesthesia

Negli unidici brani proposti, i primi piani espressivi sono quasi esclusivamente a favore del sassofonista Warren Walker, il quale mette rivela una predilezione per lunghe e lineari melodie, con diverse sequenze di note ripetute dove trovano poco spazio le pause di riflessione. Un ruolo determinante è giocato dagli inserti elettronici: loop, suoni campionati di vario genere e riverberi fanno parte dell'idioma espressivo di questo trio, che a volte trova la giusta sintesi e l'equilibrio necessario per esprimere un'idea moderna di jazz, mentre in altre si disperde in fasi troppo astratte e di poca concretezza.

Gaël Petrina e Caleb Dolister costituiscono una spina dorsale ritmicamente valida, necessaria per gli sviluppi tematici di Walker. Il loro apporto determina l'andamento sostenuto che caretterizza l'intera incisione, tranne in rare occasioni, come nell'ipnotica "Cusba," dove il trio riesce a evidenziare la capacità di lavorare anche sulle sfumature timbriche.

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