Gail Brand - Tim Perkins - Gino Robair - John Shiurba - Matthew Sperry: Supermodel Supermodel

L’ascolto di questo disco ci mette a confronto con la capacità, tipica degli esseri umani, di costruire un linguaggio nuovo a partire da suoni, che vengono messi in sequenza con l’intenzione di significare qualcosa ma solo per chi ne conosce le regole ed è quindi in grado di capire l’interlocutore. Per questo i linguaggi esistenti sono talmente diversi che il significato di ognuno sembra ai non iniziati semplicemente un vuoto involucro di rumori. Un problema quindi di confini e di interpretazioni, che toglie ai meno curiosi la possibilità di immergersi nel mondo della musica improvvisata e di lasciarsi trasportare dalle Supermodel cui sono dedicati i titoli di questa incisione, nata dall’incontro tra improvvisatori californiani che fanno parte del giro di Gino Robair e la londinese Gail Brand, lasciatasi convincere ad intraprendere un viaggio nella lontana West Coast.

La scoperta di un’incisione della trombonista era stata una rivelazione per Robair, che subito si era chiesto se da un incontro con lei sarebbe potuto nascere "any magic in the playing". Sì, la risposta è affermativa, perché l’ascolto di quello che è successo in studio ha una capacità comunicativa che non sempre è presente nell’avanguardia contemporanea. Incontratisi su un terreno comune, in cui nessun strumento appare riconoscibile, i musicisti si lasciano coinvolgere dal momento, creando tensioni palpabili in un continuo variare di combinazioni. Si avverte il totale coinvolgimento tra il trombone della Gail e quella che appare come una inusuale sezione ritmica che getta di continuo carne al fuoco, incendiando un’atmosfera che è pervasa più dal divertimento reciproco che dalla volontà di ricerca. Le corde degli strumenti tirate allo spasimo, gli effetti elettronici che infuriano nella tempesta, tutto contribuisce a fare di quest’album una session che si fa ascoltare ripetutamente.

Durante le registrazioni il contrabbassista Matthew Sperry fu travolto da un camion mentre andava al lavoro in bicicletta, un evento devastante per tutti i partecipanti al progetto. È a lui che questo album è dedicato.

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