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Mauro Ottolini: Sousaphonix
ByChi riesce a far stare tutti questi stili, influenze, citazioni e derivazioni in un'unica scatola? Mauro Ottolini, il "Signore degli Ottoni," col suo progetto Sousaphonix. Nel booklet del CD scelgono di farsi immortalare tutti e dieci stipati all'interno dell'angolo cucina di un camper, mentre in copertina un basso tuba spunta dal retro di una Fiat 500. Le due immagini suonano come una vera dichiarazione d'intenti quando il polistrumentista veronese e i suoi passano da una scattante "Little Slide Funk," firmata dallo stesso Ottolini (e che esplode a mo' di rutilante prologo anticipando tutto ciò che si ascolterà nell'ora seguente), al jazz sperimentale di "Charlie M." dell'Art Ensemble of Chicago o, ancora, virando poi verso una pigra "Tina" di Duke Ellington.
Con l'anima divisa fra melodie cantabilissime e asperità proprie di chi ama sperimentare fino alle estreme conseguenze, in Sousaphonix - più che di arrangiamenti - possiamo parlare di lunghi dialoghi fra strumenti che magicamente danno vita a un unico corpus musicale coeso e spettacolare. Un impianto sonoro dove il suono antico della fisarmonica sembra da sempre abituato a coesistere con l'elettronica, dove la balalaika si accomoda senza troppi rossori accanto alle distorsioni di chitarra elettrica. Un disco "folle," nella migliore delle sue accezioni, e che probabilmente piacerà - proprio per l'estremo nomadismo sonoro - a Vinicio Capossela, il quale non casualmente ha voluto Ottolini nella band del suo circense Solo Show dello scorso inverno.
Un album selvaggiamente bandistico nell'approccio (forse è proprio il radicamento alla tradizione musicale popolare a rendere così solido il progetto e così distinguibile il marchio di fabbrica di Ottolini) ma del tutto inclassificabile se tentiamo di incasellarlo entro un genere preciso. Il blues suona sanguigno e sporco come un blues deve suonare, le pulsioni giamaicane sono gigantesche, riverberate e precise, così come i rimandi alla grande tradizione delle big band, qua e là, risultano cristallini. A fare la differenza è la capacità di amalgamare i colori creando un "tutto" originale e lontano dalla semplice somma delle parti.
Track Listing
1. Little Slide Funk, 2. Matti Pellonpää, 3. Charlie M., 4. Tina, 5. Sousaphonized, 6. New Orleans, 7. Uilli “The Green”, 8. The Scream of Love, 9. Jamaica Tomboy, 10. Extra Time, 11. Silver Thrends Among the Gold.
Personnel
Mauro Ottolini
sousaphoneMauro Ottolini - trombone, sousafono (basso tuba); Fulvio Sigurtà - tromba, flicorno, elettronica; Daniele D'Agaro - clarinetto, sax tenore; Dan Kinzelman - sax tenore, clarinetti; Vincenzo Vasi - theremin, elettronica; Enrico Terragnoli - chitarra elettrica, podofono; Giorgio Pacorig - Fender Rhodes; Vincenzo “Titti” Castrini - fisarmonica; Danilo Gallo - contrabbasso, basso liuto, basso balalaika, basso elettrico; Zeno De Rossi - batteria.
Album information
Title: Sousaphonix | Year Released: 2009 | Record Label: CAM Jazz
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Instrument: Sousaphone
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