Home » Articoli » Album Review » Jessica Pavone: Songs of Synastry and Solitude

Jessica Pavone: Songs of Synastry and Solitude

By

Sign in to view read count
Jessica Pavone: Songs of Synastry and Solitude
Nota agli appassionati di avant-jazz per la sua ormai consolidata collaborazione con Anthony Braxton e con Mary Halvorson, la violista e compositrice Jessica Pavone licenzia ora per la serie Oracles della Tzadik [dedicata alla creatività femminile] un disco di sue composizioni per quartetto d'archi - nella variante con il contrabbasso al posto del secondo violino.

A eseguire queste undici Songs of Synastry and Solitude troviamo gli ottimi strumentisti del Toomai String Quintet e la stessa compositrice si affretta a sottolineare il carattere folk e semplice dell'ispirazione, riferendosi al Leonard Cohen delle Songs of Love and Hate, di cui però la musica non costituisce in nessun modo una rilettura testuale.

Si tratta di miniature dal calibrato sapore melodico, che sembrano più guardare a una scrittura di tradizione classica che non alla varietà formale del milieu di ricerca improvvisativa cui si è soliti assegnare la Pavone, composizioni di immediata suggestione narrativa, che non stonerebbero ad accompagnamento di qualche buona pellicola intimista.

Come spesso accade in questi casi, la prospettiva da cui si sceglie di porsi cambia piuttosto radicalmente la valutazione del disco: senza volere ingiustamente costringere la compositrice al solo ambito jazz/impro [cosa che non rispetterebbe nemmeno la lunga attività di compositrice della Pavone], non si può però fare a meno di notare che, comparati alla vertiginosa evoluzione espressiva della tradizione classica o alla calibrata evocatività di molta musica per film, questi pezzi sono poco più che graziosi quadretti post-romantici.

La componente folk, più volte richiamata anche nelle note, è più una suggestione di semplicità che una reale elemento di peso e il disco si fa apprezzare più per l'equilibrio lirico [cui va ascritta una bella asciuttezza] che non per la sua originalità. Spiace forse che la Pavone, la cui sensibilità abbiamo spesso apprezzato in diversi contesti, non abbia sentito la necessità di inserire degli elementi formali stranianti dentro il tessuto di queste sue "canzoni," spostando magari il fuoco su dettagli e sfasamenti armonici.

Da ascoltare con elegante semplicità.

Track Listing

01. Here and Now, Then and Gone; 02. Darling Options; Once Again; 03. There's No Way to Say; 04. Housework; 05. It's Come to This; 06. Ruala; 07. Waiting Room; 08. Wednesday's Rules; 08 The Harbinger; 09. Hope Dawson Is Missing.

Personnel

Amie Weiss (violino); Erin Wight (viola); John Popham (violoncello); Andrew Roitstein (contrabbasso).

Album information

Title: Songs of Synastry and Solitude | Year Released: 2010


< Previous
Multitude, Solitude

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

New Start
Tom Kennedy
A Jazz Story
Cuareim Quartet
8 Concepts of Tango
Hakon Skogstad

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.