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Spring Heel Jack: Songs and Themes

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Spring Heel Jack: Songs and Themes
Di tutte le storie che la musica creativa (jazz?) ci ha raccontato nell’ultimo ventennio, quella di John Coxon e Ashley Wales, aka Spring Heel Jack, è senza dubbio una delle più incredibili.

Ex chitarrista degli Spiritualized e DJ a tempo perso il primo, sperimentatore elettronico il secondo, i due si sono avvicinati al mondo dell’improvvisazione con infinito rispetto e un incredibile bagaglio di esperienze: dub, drum’n’bass, jungle, synth pop, shoegaze, neopsichedelia, noise, ambient.

Ed è proprio grazie a questo armamentario di gingilli e attrezzi, tenaglie e cacciaviti, che il duo britannico, a cuor leggero, ha intrapreso il tenace lavorio di assemblamento del proprio mondo sonoro. Un mondo sonoro che, disco dopo disco, è andato ben oltre l’idea, se volete banale, della convivenza pacifica tra jazz ed elettronica, approdando a una rilettura personalissima delle dinamiche, e dei colori possibili, del fare improvvisazione.

Songs & Themes, quinto lavoro edito col marchio Thirsty Ear, è un ulteriore passo in questa direzione. Alla base del disco un trio di musicisti di matrice schiettamente jazz, Tony Marsh, John Edwards - immenso - e Orphy Robinson, con due ospiti d’eccezione come Roy Campbell e John Tchicai, entrambi già ascoltati a fianco di Spring Heel Jack. A guastare, rendere precario, minare, disorientare, deviare il flusso creativo, di quello che potrebbe essere un quintetto come tanti, le scorribande elettroniche dei campionamenti di Wales e le intrusioni di Coxon, armato di chitarra elettrica e diavolerie varie.

Il tutto all’insegna di un languore e di una dolcezza estrema, in una sospensione temporale che culla e carezza, alleggerisce il cuore e solleva da terra. Una sorta di lirica psichedelia, in cui gli interventi dei vari solisti si perdono in un pulviscolo di echi e pulsazioni, in totale assenza di beat.

Il solco è tracciato fin dal primo pezzo, una “Church Music” che procede a ondate e sbuffi per poco più di tre minuti, fino all’ingresso del contralto di Tchicai, sghembo e dolcissimo. Poi è un susseguirsi di meraviglie, a partire da “Dereks”, che sarebbe perfetta colonna sonora per la Hong Kong notturna dei film di John Woo, passando per “For Paul Rutherford”, esoterico duetto tromba-batteria, fino ad arrivare a “Silvertone”, in cui gli arpeggi siderali di Coxon accompagnano il clarone di Tchicai. Straordinaria, infine, “1,000 Yards”, con la batteria di Marsh alla deriva in un mare ambient agitato da Coxon, Wales e J. Spaceman, alias Jason Pierce, ovvero la mente di Spaceman 3 e Spiritualized.

Disco in cui perdersi. Subito!

Track Listing

1. Church Music - 6.25; 2. Dereks - 2.20; 3. With Out Words - 8.01; 4. Eupen - 1.32; 5. For Paul Rutherford - 3.53; 6. Folk Players - 6.34; 7. Silvertone - 5.50; 8. Clara - 2:32; 9. 1,000 Yards - 4:32; 10. Antiphon - 3:40; 11. At Long Last - 9:41; 12. Garlands - 2:38. Tutte le composizioni sono di Spring Heel Jack.

Personnel

Roy Campbell
trumpet

Roy Campbell (tormba, pocket trumpet, flicorno, flauto); John Coxon (chitarra elettrica e acustica, samples, violino, glockenspiel); Ashley Wales (samples); John Tchicai (sax contralto e tenore, clarinetto basso); John Edwards (contrabbasso); Tony Marsh (batteria); Orphy Robinson (vibrafono); J. Spaceman (chitarra elettrica); Mark Sanders (batteria); Rupert Clervaux (batteria).

Album information

Title: Songs and Themes | Year Released: 2008 | Record Label: Thirsty Ear Recordings

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