Eric Zinman Devototionalien: Söllen uns in demut üben in harmony zu ieberlüben

Le note di copertina non riportano i titoli delle tre tracce che compaiono nel lettore CD: evidentemente si considera la performance, registrata dal vivo a Vienna nell'aprile 2009, come una suite in tre movimenti, l'irripetibile espressione di un flusso d'improvvisazione.
Si sviluppa così una musica di forte impatto, antiaccademica, debitrice verso il free più esasperato. All'incalzante sovreccitazione, alla saturazione sonora della prima parte fanno seguito, nelle altre due, alcune situazioni relativamente più decantate e pensose, con strutture più disarticolate, che sembrano avere qualche relazione con le innovazioni introdotte dalla scuola di Chicago a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta. Il piano di Eric Zinman (nato a Boston ed allievo di Bill Dixon, ma recentemente molto attivo in Europa) soprattutto nella prima traccia attualizza le turbolenze tipiche del Cecil Taylor di quarant'anni fa. Le sonorità del contralto e del sopranino dell'austriaco Mario Rechtern è particolarmente acida e dall'intonazione ondivaga, mentre abrasiva è l'espressività del suo baritono. Il drumming di Johannes Krebs racchiude in sé quanto di tellurico e disarticolato è stato insegnato in passato, dalle esperienze di Sunny Murray e Milford Graves in poi. La pulsazione del basso elettrico di Kilian Schrader costituisce un sottofondo continuo, alonato e il suo sound si avvicina molto a quello di uno strumento acustico.

In definitiva si comprende quanto tutto nell'identità di questo quartetto (l'interplay che vige al suo interno, la predilezione per una improvvisazione estrema, la forte impronta sonora complessiva e le pronunce dei singoli strumentisti...) guardi quasi con nostalgia, con un'adesione ideologica, ancor prima che espressiva e formale, a certi movimenti jazzistici del passato, cercando di riproporne una propria versione.
Nell'ortodossia legittima di questo tipo di approccio mancano quella ricerca di un nuovo impegno compositivo, quell'impronta narrativa farcita d'inediti spunti melodici, frutto di un rinnovato incrocio di culture, che caratterizzano le esperienze più peculiari e coinvolgenti dell'attualità. Nello stesso tempo non si possono non rilevare la coerenza stilistica, la genuinità e l'onestà culturale, la dirompente forza espressiva della musica del quartetto Devototionalien.

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