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Daniele Di Bonaventura: Sine Nomine
ByGià alcuni anni fa Di Bonaventura aveva affrontato la complessa sfida di proporre un lavoro di foggia classica nel quale far convergere le molte suggestioni da lui raccolte nella sua ricerca sullo strumento, realizzando l'apprezzabile Suite per bandoneon e orchestra (Il Manifesto, 2006). Oggi torna sul tema, presentando questo lavoro in cui dialoga con un quartetto d'archi, su musiche di sua composizione.
Il risultato è a dir poco superbo. Di Bonaventura si dimostra musicista maturo sotto tutti gli aspetti: come strumentista, come compositore, come arrangiatore degli archi. Non è una novità, giacché nella prima veste lo avevamo apprezzato in molteplici contesti, nella seconda era già emerso sia nei suoi propri lavori, sia nelle collaborazioni con Enzo Favata, nella terza aveva già avuto modo di mettersi in luce nei lavori con Girotto con orchestra (ad esempio nel disco Recordando Gardel) o, di nuovo, nelle collaborazioni con Favata.
Ma qui è l'eccellenza complessiva del lavoro che stupisce, perché le composizioni - tutte splendide, ma sulle quali spiccano forse "Canto" e "Sanctus," oltre le due "Nomine" - vengono interpretate magnificamente dagli archi mentre, accanto ad essi, si manifesta la forza espressiva del bandoneon del leader (che si libra organisticamente in solitudine nelle tre "Giaculatoria").
La cifra è classico-liturgica (non si dimentichi che il bandoneon, oggi associato al tango, nasce in Germania a metà dell'800 come strumento per la musica sacra), senza però tener fuori da un lato la musica popolare mediterranea, dall'altro spazi di improvvisazione. Sine Nomine ha una struttura ben compiuta, tale che le varie tracce mantengono una continuità nel percorso intimamente meditativo e portano a un'ideale conclusione con la finale "Cum Nomine," che riprende e reinterpreta il secondo brano, "Sine Nomine".
Pur nella centralità del mantice, le cinque voci interagiscono contrappuntisticamente - ovvero gli archi non si limitano a fare da accompagnamento a Di Bonaventura. Ne consegue una musica estremamente articolata, da godere scoprendone e riscoprendone i sofisticati dettagli e non solo lasciandosi coinvolgere dalla potente suggestione.
Grande disco, Sine Nomine, a cui può forse essere discutibile assegnare l'etichetta di "jazz" - così come del resto avviene per opere di autori come Saluzzi e Gismonti - ma al quale non si può non riconoscere di essere un piccolo capolavoro.
Track Listing
1. Giaculatoria I - 2:24; 2. Sine Nomine - 7:08; 3. Litania - 6:05; 4. Danza mediterranea - 7:55; 5. Giaculatoria II - 1:51; 6. L’ultimo addio - 4:46; 7. Canto - 5:15; 8. Giaculatoria III - 1:17; 9. Sanctus - 4:51; 10. Orizzonte - 5:29; 11. Graduale - 6:56; 12. Cum Nomine - 8:06. Tutte le composizioni sono di Daniele Di Bonaventura.
Personnel
Daniele di Bonaventura
bandoneonDaniele Di Bonaventura (bandoneon), Vertere String Quartet: Giuseppe Amatulli (violino), Rita Paglionico (violino), Domenico Mastro (viola), Giovanna Buccarella (violoncello).
Album information
Title: Sine Nomine | Year Released: 2010 | Record Label: The Robin Eubanks Podcast
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About Daniele di Bonaventura
Instrument: Bandoneon
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