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George Lewis: Sequel (For Lester Bowie)

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George Lewis: Sequel (For Lester Bowie)
Diciamo subito che questo è un disco importante e significativo, sia per la carriera artistica di George Lewis che per gli sviluppi della sperimentazione elettro-acustica. È stato registrato in studio e dal vivo nel 2004 (a Baden-Baden, nei giorni del New Jazz Meeting, a Rottenburg e Basilea) e vede il trombonista guidare un composito ottetto d'improvvisatori provenienti da vari ambiti espressivi: Jeff Parker alla chitarra elettrica (dal gruppo rock Tortoise); la moglie giapponese di Lewis, Miya Masaoka al koto; il batterista Guillermo E. Brown (già con David S. Ware), l'inglese Kaffe Matthews e i tedeschi Ulrich Müller e Siegfried Rössert specialisti di elettronica applicata a contrabbasso e chitarra; la DJ araba Mutamassik ai giradischi.

George Lewis alterna l'uso del trombone al laptop ma svolge un chiaro ruolo di compositore e leader.

Una foto del booklet, che lo vede giovanissimo alle prese con un arcaico computer, ci ricorda il trentennale coinvolgimento del trombonista di Chicago con l'elettronica musicale: nel 1979 affiancava quest'ultima al trombone in Homage to Charlie Parker (Black Saint) e dieci anni dopo realizzava l'ampio lavoro multimediale "The Empty Chair", presentato anche in Italia, al festival Verona Jazz. Erano solo alcune tappe di un percorso di studio e lavoro tanto ricco quanto misconosciuto, che oggi torna a catalizzare l'attenzione.

L'opera centrale del disco è "Sequel", una composizione di quasi 34 minuti dedicata a Lester Bowie, che coniuga tanto la dimensione scritta e improvvisata quanto quella acustica ed elettronica.

"Sequel" è strutturato in sei parti, e solo due sono collettivamente improvvisate. "La partitura - dice Lewis - permette ai musicisti di scegliere tra varie opzioni. Essi possono rispondere non solo a quanto è scritto ma anche alle sollecitazioni reciproche".

È ovviamente impossibile tentare una descrizione dell'opera, vista la sua complessità. Diciamo che l'impegno dell'ascoltore attento è ampiamente ripagato da un lavoro, certamente intenso per i non avvezzi all'avanguardia, ma ricco di sorprese, felici e imprevedibili. La parte iniziale dell'opera si snoda in una sorta di lucida incompiutezza: evanescenti quadri cameristici dalla timbrica soffusa che si espandono come nuvole (la relazione corre subito all'estetica della tuba band di Gil Evans, ampiamente rivisitata). Segue una pregnante e ritmica sequenza improvvisata che pone in relazione strumenti acustici (trombone, chitarra elettrico, basso e percussioni) e parti sintetizzate mentre il finale torna alla dimensione intima ed evanescente, dando spazio al koto di Miya Masaoka.

Gli altri tre brani, di media lunghezza, tendono a privilegiare la libera improvvisazione, con riferimento al free e all'ambito etnico. Una musica affascinante per coerenza interna e ricerca di nuove soluzioni timbriche.

Track Listing

01. Sequel - A Composition For Cybernetic Improvisors (For Lester Bowie) - 33:46; 02. Calling All Cyborgs (After Sun Ra) - 10:06; 03. Tuning Meditation - 6:37; 04. Octavia's Dream - 14:01. Le composizioni sono di George Lewis.

Personnel

George Lewis
trombone

George Lewis (trombone, laptop, Buchla Lightning); Jeff Parker (chitarra elettrica); Ulrich Muller (chitarra, laptop); Siegfried Rossert (contrabbasso, voci, laptop); Miya Masaoka (koto, laptop, elettronica); Kaffe Matthews (elettronica); DJ Mutamassik (giradischi); Guillermo E. Brown (batteria, percussioni, elettronica).

Album information

Title: Sequel (For Lester Bowie) | Year Released: 2007 | Record Label: Intakt Records


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