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Sean Noonan e il Questionario di Proust
Andare coraggiosamente dove nessun batterista è mai andato
All About Jazz: Il tratto principale della mia musica.
Sean Noonan: "Questo, questo." "Sì?" "Questo è il CONTRARIO di noioso" (come ha detto qualcuno su http://louderthanwar.com/sean-noonan-cantus-domus-stargaze-haldern-pop-2016).
AAJ: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
SN: Che abbiano sempre voglia di rischiare e che non abbiano paura di esplorare nuovi territori musicali.
AAJ: Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
SN: Quando vado in modalità subcosciente e io e la mia band restiamo bloccati in una zona facile facile.
AAJ: Come musicista, il mio principale difetto.
SN: Non ho mai imparato a suonare bene il piano
AAJ: La mia più grande paura quando suono.
SN: Aver dimenticato di indossare le mutande.
AAJ: Sogno di suonare.
SN: In ogni paese del mondo, e di stare sulla luna a suonare la batteria perfettamente allineato ad un click impostato in levare.
AAJ: La mia fonte di ispirazione.
SN: La domenica è la chiesa, nei giorni feriali una biblioteca con una buona selezione di spartiti, nei week-end la spiaggia, occasionalmente un pub e spesso i treni e gli elicotteri sui quali mi piace comporre.
AAJ: I miei musicisti preferiti.
SN: Cambiano ogni giorno, ma oggi è William Parker.
AAJ: I miei dischi da isola deserta.
SN: Solo vinili, e quelli che posso rubare ai miei migliori amici, come quelli nello scantinato di Guenter.
AAJ: La canzone che fischio sotto la doccia.
SN: Banshee Dance.
AAJ: I miei pittori preferiti.
SN: Per dirne due, Picasso e Malcolm Mooney.
AAJ: I miei film preferiti.
SN: Quelli di Woody Allen.
AAJ: I miei scrittori preferiti.
SN: Beckett, Lou Reed, Captain Beefheart.
AAJ: La mia occupazione preferita.
SN: Nuotare.
AAJ: Il dono di natura che vorrei avere.
SN: Parlare tutte le lingue, calcolare a mente ogni tipo di formula matematica, e sulla batteria riuscire a suonare quattro tempi diversi con ciascuno dei miei arti.
AAJ: Nella musica, la cosa che detesto di più.
SN: Ginger Baker, Phil Collins.
AAJ: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
SN: Ripetersi, non è una cosa che facciamo tutti?
AAJ: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
SN: "Geriatric Wasteland"
AAJ: Lo stato attuale della mia attività musicale.
SN: I miei progetti oscillano tra i mondi dell'Opera Rock, lo Storytelling per sola batteria, l'Electric Jazz Rock Trio, e presentare lo String Quartet come un'estensione del mio Drum Set.
AAJ: Il mio motto.
SN: Andare coraggiosamente dove nessun batterista è mai andato.
Sean Noonan: "Questo, questo." "Sì?" "Questo è il CONTRARIO di noioso" (come ha detto qualcuno su http://louderthanwar.com/sean-noonan-cantus-domus-stargaze-haldern-pop-2016).
AAJ: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
SN: Che abbiano sempre voglia di rischiare e che non abbiano paura di esplorare nuovi territori musicali.
AAJ: Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
SN: Quando vado in modalità subcosciente e io e la mia band restiamo bloccati in una zona facile facile.
AAJ: Come musicista, il mio principale difetto.
SN: Non ho mai imparato a suonare bene il piano
AAJ: La mia più grande paura quando suono.
SN: Aver dimenticato di indossare le mutande.
AAJ: Sogno di suonare.
SN: In ogni paese del mondo, e di stare sulla luna a suonare la batteria perfettamente allineato ad un click impostato in levare.
AAJ: La mia fonte di ispirazione.
SN: La domenica è la chiesa, nei giorni feriali una biblioteca con una buona selezione di spartiti, nei week-end la spiaggia, occasionalmente un pub e spesso i treni e gli elicotteri sui quali mi piace comporre.
AAJ: I miei musicisti preferiti.
SN: Cambiano ogni giorno, ma oggi è William Parker.
AAJ: I miei dischi da isola deserta.
SN: Solo vinili, e quelli che posso rubare ai miei migliori amici, come quelli nello scantinato di Guenter.
AAJ: La canzone che fischio sotto la doccia.
SN: Banshee Dance.
AAJ: I miei pittori preferiti.
SN: Per dirne due, Picasso e Malcolm Mooney.
AAJ: I miei film preferiti.
SN: Quelli di Woody Allen.
AAJ: I miei scrittori preferiti.
SN: Beckett, Lou Reed, Captain Beefheart.
AAJ: La mia occupazione preferita.
SN: Nuotare.
AAJ: Il dono di natura che vorrei avere.
SN: Parlare tutte le lingue, calcolare a mente ogni tipo di formula matematica, e sulla batteria riuscire a suonare quattro tempi diversi con ciascuno dei miei arti.
AAJ: Nella musica, la cosa che detesto di più.
SN: Ginger Baker, Phil Collins.
AAJ: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
SN: Ripetersi, non è una cosa che facciamo tutti?
AAJ: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
SN: "Geriatric Wasteland"
AAJ: Lo stato attuale della mia attività musicale.
SN: I miei progetti oscillano tra i mondi dell'Opera Rock, lo Storytelling per sola batteria, l'Electric Jazz Rock Trio, e presentare lo String Quartet come un'estensione del mio Drum Set.
AAJ: Il mio motto.
SN: Andare coraggiosamente dove nessun batterista è mai andato.
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