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Saxophone Summit: Visitation
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La formazione dei Saxophone Summit esiste ormai da diversi anni. Nella sua prima versione, quella di Gathering of Spirits (Telarc -2004), al fianco di Dave Liebman e Joe Lovano c'era anche lo scomparso Michael Brecker, qui sostituito da Ravi Coltrane (ma la registrazione è del febbraio 2011, mentre dallo scorso anno Coltrane è stato a sua volta sostituito da Greg Osby).
Considerando che nella sezione ritmica troviamo due leggende come Cecil McBee e Billy Hart, più un pianista di livello qual è Phil Markowitz, si potrebbe pensare ad un gruppo di All Stars . Saxophone Summit non è però una patinata operazione di mercato, né strizza l'occhio al pubblico con proposte celebrative o di facile ascolto.
In questo Visitation l'unica concessione, peraltro solo apparente, è la selezione rigorosamente paritetica dei brani in programma, uno a testa per ciascuno dei membri del gruppo.
Tutte le composizioni, comunque, mostrano notevole complessità strutturale e ricchezza di possibilità espressive. Vi dominano sempre la scrittura e la progettualità, che utilizzano le capacità dei singolipur lasciando loro spazi perfino in solitudine, come avviene nel lungo solo di tenore di Liebman in "Partition"ma escludono ogni pericolo di trasformare l'incontro in una semplice jam session.
Gli scenari, pur mantenendo la complessità come elemento unificante, sono invero assai diversi tra loro: frammentata la traccia d'apertura, di Joe Lovano; più lirica e con influenze orientali la successiva, di Hart; particolarmente magmatica e libera "Point," di Markowitz; sospesa ed evocativa "Partition," di Liebman; di compassato sinfonismo "The Message" di Coltrane (con una iniziale quasi citazione del padre da parte di Ravi); più quieta, astratta e con inserti di lirismo cameristico (in paerticolare di Lovano al clarinetto contralto) la conclusiva "Consequence," di McBee.
In ogni caso, sempre una musica mutevole e viva, che richiede attenzione e che mette perfettamente a frutto le strepitose qualità dei protagonisti. Di tutti e non solo dei tre sassofonistitra i quali spicca comunque un come sempre straordinario Liebman, tanto al soprano quanto al tenorecon McBee che si esalta nella traccia conclusiva e Markowitz che attraversa l'intero lavoro dando saggi di varietà pianistica mai scontata.
Considerando che nella sezione ritmica troviamo due leggende come Cecil McBee e Billy Hart, più un pianista di livello qual è Phil Markowitz, si potrebbe pensare ad un gruppo di All Stars . Saxophone Summit non è però una patinata operazione di mercato, né strizza l'occhio al pubblico con proposte celebrative o di facile ascolto.
In questo Visitation l'unica concessione, peraltro solo apparente, è la selezione rigorosamente paritetica dei brani in programma, uno a testa per ciascuno dei membri del gruppo.
Tutte le composizioni, comunque, mostrano notevole complessità strutturale e ricchezza di possibilità espressive. Vi dominano sempre la scrittura e la progettualità, che utilizzano le capacità dei singolipur lasciando loro spazi perfino in solitudine, come avviene nel lungo solo di tenore di Liebman in "Partition"ma escludono ogni pericolo di trasformare l'incontro in una semplice jam session.
Gli scenari, pur mantenendo la complessità come elemento unificante, sono invero assai diversi tra loro: frammentata la traccia d'apertura, di Joe Lovano; più lirica e con influenze orientali la successiva, di Hart; particolarmente magmatica e libera "Point," di Markowitz; sospesa ed evocativa "Partition," di Liebman; di compassato sinfonismo "The Message" di Coltrane (con una iniziale quasi citazione del padre da parte di Ravi); più quieta, astratta e con inserti di lirismo cameristico (in paerticolare di Lovano al clarinetto contralto) la conclusiva "Consequence," di McBee.
In ogni caso, sempre una musica mutevole e viva, che richiede attenzione e che mette perfettamente a frutto le strepitose qualità dei protagonisti. Di tutti e non solo dei tre sassofonistitra i quali spicca comunque un come sempre straordinario Liebman, tanto al soprano quanto al tenorecon McBee che si esalta nella traccia conclusiva e Markowitz che attraversa l'intero lavoro dando saggi di varietà pianistica mai scontata.
Track Listing
Visitation; Balkis; The Message; Partition; Point; Consequence.
Personnel
Joe Lovano: sax (tenore e G soprano), clarinetto contralto; Ravi Coltrane: sax (tenore e soprano); Dave Liebman: sax (tenore e soprano); Phil Markowitz: pianoforte; Cecil McBee: contrabbasso; Billy Hart: batteria.
Album information
Title: Visitation | Year Released: 2015 | Record Label: ArtistShare
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Saxophone Summit
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Neri Pollastri
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New York
Dave Liebman
joe lovano
Michael Brecker
Ravi Coltrane
Greg Osby
cecil mcbee
Billy Hart
Phil Markowitz
Visitation