Home » Articoli » Album Review » Bobby Previte: Rhapsody

Bobby Previte: Rhapsody

By

Sign in to view read count
Bobby Previte: Rhapsody
Rhapsody è la seconda parte della trilogia che Bobby Previte ha dedicato al tema del viaggio e dello sradicamento, intitolata Terminals. Si tratta di un lavoro ardito e complesso che testimonia della sensibilità che il batterista e compositore americano ha maturato in questi anni e che lo colloca in una dimensione assai diversa rispetto al jazz comunemente inteso.

Rhapsody è infatti costituito da un ciclo di songs, più o meno estese, melodicamente compiute, aperte a sequenze di improvvisazione controllata, che garantiscono il coefficiente jazzistico, mai comunque prevalente sull'insieme.

"I testi sono decisamente al centro di questo lavoro," puntualizza l'autore, testi dedicati all'esperienza del transito, dell'incertezza di chi parte per necessità, con mete difficili o ignote. In questo senso, la prima notazione riguarda la vocalist Jen Shyu (già accanto a Steve Coleman e diversi altri), protagonista di interpretazioni forti, credibili, di notevole finezza.

Le musiche sono esuberanti e policrome per la prima parte dell'album, più intimiste e riflessive nella seconda parte.

"Casting Off" riprende certi schemi tipici della scrittura di Previte, con arpeggi minimali e ripetuti, sulla scia anche di certo Philip Glass, funzionale però alla melodia cantata. Più stratificata "All the World," che accosta lirismo e una certa furia improvvisativa del sassofono di Fabian Rucker (responsabile anche del mixaggio finale del disco). "The Lost" è il pezzo più affascinante, tra puntillismo e aperture poetiche, con una magistrale Zeena Parkins all'arpa acustica. A proposito, la band è da sogno: oltre a Shyu, Rucker e Parkins, Previte coinvolge il piano di John Medeski e le chitarre di Nels Cline, autentici fuoriclasse.

Ma il virtuosismo non prende la mano, specie a Previte, che rinuncia quasi completamente alla sua potenza percussiva, per dedicarsi alla compattezza del gruppo e alla direzione degli spartiti. Non si può però non segnalare l'intervento di Nels Cline alla chitarra acustica in chiusura di "All Hands": magnifico.

In attesa della conclusione della trilogia, questo Rhapsody è tutto da gustare.

Track Listing

Casting Off; All The World; The Lost; When I Land; The Timekeeper; Coming About; All Hands; Last Stand / Final Approach.

Personnel

John Medeski: piano; Zeena Parkins: harp; Fabian Rucker: alto saxophone; Jen Shyu: voice, er hu, piano; Nels Cline: acoustic guitar, slide guitar, twelve string guitar; Bobby Previte: trap drums, percussion, autoharp, guitar, harmonica.

Album information

Title: Rhapsody | Year Released: 2018 | Record Label: RareNoiseRecords


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

8 Concepts of Tango
Hakon Skogstad
How Long Is Now
Christian Marien Quartett
Heartland Radio
Remy Le Boeuf’s Assembly of Shadows

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.