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Harris Eisenstadt: Recent Developments

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Harris Eisenstadt: Recent Developments
Formazione piuttosto singolare questa messa assieme dal batterista Harris Eisenstadt, senza sassofoni, chitarre e pianoforti, ma invece con fagotto, flauto, tuba e violoncello. Strumenti di estrazione classica, che in realtà nel jazz non sono mai mancati, specie alle origini (banjo e tuba) o in ambiti d'avanguardia (flauto e fagotto), ma che tutti assieme è raro incontrare.

Ed è forse proprio per questo che il compositore canadese residente a New York ha intitolato questo disco Recent Developments: per sottolineare programmaticamente che siamo di fronte a un lavoro che intende impiegare in modo innovativo sonorità certo non nuove, e tuttavia dimenticate, abbandonate.

Per fare tutto ciò Eisenstadt allestisce una suite in sei parti, divise da cinque interludi e incorniciate da due premesse e un epilogo, per un totale di quattordici tracce, tutte piuttosto particolari.

Lo si percepisce fin dalla breve introduzione, un cameristico dialogo tra flauto e fagotto, e dal non più lungo prologo, praticamente per sola tuba, ma lo si mette definitivamente a fuoco nella prima parte della suite, nella quale l'organico è al completo, ma si frammenta ripetutamente per creare situazioni diverse al proprio interno.

Si inizia con la tuba di Dan Peck che narra sullo sfondo lieve e colorato della batteria del leader; si prosegue con l'accesso del banjo di Brandon Seabrook e poi del resto dell'ensemble, che lascia poi spazio a brevi ma intensi interventi dei solisti. Il medesimo tema, variato in più modi, viene ripreso nella seconda parte: prima dal contrabbasso di Eivind Opsvik, poi dal violoncello di Hank Roberts, quindi dal banjo -che improvvisa anche liberamente sullo sfondo della ritmica -per poi svilupparsi in un lento e cupo assolo della tuba.

Dopo un interludio in quartetto che avrebbe potuto essere di Lester Bowie, è il fagotto ad aprire la terza parte, stavolta interamente dominata dal trombone di Jeb Bishop, così come la quarta -dopo un'introduzione di gruppo -lo è da un libero e creativo dialogo del flauto di Anna Webber con il violoncello.

Non meno libero, quasi magmatico, l'interludio di gruppo che conduce alla quinta parte, una delle più linearmente narrative, condotta da violoncello e fagotto, mentre un duetto tra banjo e tromba conduce alla sesta parte, più breve delle altre e nella quale il tema iniziale torna fuori ed esplode in un crescendo festoso, che a sua volta conduce al rarefatto «Epilogue», quasi interamente interpretato dal violoncello di Roberts.

Un lavoro quindi assai diversificato, ove camerismo, free e tradizione rinnovata si intrecciano in una trama resa possibile dall'attenzione al dettaglio.

CD della settimana!

Track Listing

Introduction; Prologue; Part 1; Interlude (Group 1); Part 2; Interlude (quartet); Part 3; Interlude (Duo 1); Part 4; Interlude (Group 2); Part 5; Interlude (Duo 2); Part 6; Epilogue.

Personnel

Jeb Bishop: trombone; Harris Eisenstadt: drums; Eivind Opsvik: bass; Dan Peck: tuba; Hank Roberts: cello; Sara Schoenbeck: bassoon; Brandon Seabrook: banjo; Anna Webber: flute; Nate Wooley: trumpet.

Album information

Title: Recent Developments | Year Released: 2017 | Record Label: Songlines Recordings

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