Fabio Delvò: Rastplatz

Il sassofonista Fabio Delvò ha già lasciato più di una interessante testimonianza della sua arte dapprima con la militanza nella Flight Band di Biagio Coppa successivamente con i suoi progetti da leader (il disco DNA del 2012), e co-leader (il recente Differential Equations con il chitarrista americano Jeff Platz). Questo Rastplatz -area di sosta lungo le autostrade austriache e tappa metaforica di un percorso artistico-si rivela come una riflessione, rielaborazione e convincente sintesi degli input stilistici ed emozionali che hanno caratterizzato fin qui la produzione di Delvò.

La sua musica, da sempre ricca di riferimenti alle nuove tendenze e alla ricerca, complessa e articolata ma lucida negli obiettivi e nella realizzazione, mai priva di forza comunicativa anche nei momenti di maggior astrazione, è in questo disco ulteriormente spolpata da ogni minimo orpello, ridotta all'essenzialità. Una essenzialità che vive e palpita in tutte le otto tracce del disco attraverso un coinvolgimento pieno dell'ascoltatore, ammaliato dai movimenti ora sinuosi ora geometrici dei due fiati, dall'indispensabile lavoro di stimolo e di cucitura della batteria, dall'inventivo pulsare del contrabbasso.

Rastplaz risulta album ricco di un groove naturale che fluisce sia in senso canonico che come respiro interno all'esecuzione. La visione aperta dei musicisti conferisce alla scrittura ben definita e organizzata una sorprendente elasticità in grado di far apprezzare appieno i frequenti e improvvisi cambi di direzione così come le sezioni con atmosfere sospese, quasi rarefatte.

Intrigante.

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