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Barry Guy London Jazz Composers Orchestra / Irene Schweizer: Radio Rondo / Schaffhausen Concert
ByLa line-up chiama a raccolta una ventina di musicisti scelti fra i grandi numeri uno europei del tempo. Collegando fra loro le filosofie esplorative delle esperienze storiche di Mingus, LaFaro, Peacock, Ayler, Coltrane, Dolphy, Bill Evans e Coltrane, Guy e compagni dettano le linee guida del loro operare nel magmatico fermento musicale dei Settanta: l'esplorazione del rapporto fra musica scritta e improvvisata e quella fra la "new thing" contemporanea e la musica afro-americana.
L'immensa intelligenza di alcune fra le avventure sonore proposte dal gruppo pone velocemente la formazione all'attenzione degli studiosi delle fenomenologie musicali tout-court del secolo scorso. Inarrivabile è - ad esempio - l'ingegnosa strada percorsa nell'ambito del rapporto fra la coerenza dell'idea del "gruppo" musicale e la libertà espressiva da lasciare al solista. Praticamente tutte le esibizioni e le testimonianze sonore della "London" sono documenti oggi ritenuti essenziali per la comprensione del concetto di ciò che è definibile con il termine di musica moderna.
Quasi onnipresente in ogni festival d'avanguardia dei tardi Settanta, Ottanta e Novanta, l'orchestra chiude la prima parte della sua storia con un concerto ai celebrati "Berliner Jazztage" del 1998. Complice il lento decadimento qualitativo di tutto ciò che viveva musicalmente intorno, i concerti dell'ultimo decennio del Novecento esistono di fatto solo su commissione. E' esattamente a dieci anni da quel concerto in terra tedesca che una nuova commissione proposta a Guy dal festival elvetico di Schaffhausen, riporta energia all'ensemble che si presenta il 21 maggio del 2008 per un'unica performance presentata in prima ed esclusiva mondiale. Trentacinque minuti e 26 secondi (di cui almeno due buoni di applausi) suddivisi in due parti: uno straordinario ed eclettico piano solo di Irene Schweizer introduttivo e un "Radio Rondo" di una buona mezz'ora scritto appositamente da Guy per la DSR Radio svizzera.
La forza espressiva di questa gente è davvero fuori dal comune; pur non arrivando ai paradisi di alcune avventure del passato, dischi come questo messo in commercio dalla sempre coraggiosa Intakt, focalizzano ancora una volta il senso dell'arte, ricreando - come se il tempo non fosse passato - antiche magie, ancora inarrivabili per altre formazioni similari che hanno nel tempo cercato di unire fior fiore di solisti, restando però a zappare in campi aridi.
Niente altro da scrivere: perle così restano per pochi e, anche non volendolo, alla fine vengono riposte nello scrigno delle cose migliori, su in soffitta. E delle tante fatiche e contingenze che buona parte dei componenti di questa orchestra vivono ogni giorno, a nessuno sembra importare un gran che. Un altro segno dei tempi.
Brutti tempi.
Track Listing
1. Schaffhausen Concert (Irène Schweizer) (15’25) [Irène Schweizer: Piano Solo]; 2. Radio Rondo (Barry Guy) (30’01) [London Jazz Composers Orchestra].
Personnel
Barry Guy
bassBarry Guy (contrabbasso, direzione); Irène Schweizer (piano); Evan Parker (ance); Mats Gustafsson (ance); Trevor Watts (ance); Simon Picard (ance); Pete McPhail (ance); Conrad Bauer (trombone); Johannes Bauer (trombone); Alan Tomlinson (trombone); Henry Lowther (tromba); Herb Robertson (tromba); Rich Laughlin (tromba); Per Åke Holmlander (tuba); Phil Wachsmann (violino); Barre Phillips (contrabbasso); Paul Lytton (percussioni); Lucas Niggli (percussioni).
Album information
Title: Radio Rondo / Schaffhausen Concert | Year Released: 2010 | Record Label: Intakt Records
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