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Leslie Pintchik: Quartets

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Leslie Pintchik: Quartets
La pianista Leslie Pintchik si era già distinta con il suo brillante esordio discografico del 2004, grazie ad un trio insolito con chitarra e percussioni. È decisamente un’artista camaleontica, che non si adagia sulle forme consolidate del piano jazz.

Lo dimostra ancora una volta il suo nuovo disco, in cui cambiano gli orizzonti timbrico-armonici della formula esplorata in precedenza. Due sono le formazioni impiegate, per evitare il ricorso allo scontato mainstream. Una dal respiro più swingante, con l’imponente sax alto di Steve Wilson a condurre il gioco. Completano il gruppo il basso di Scott Hardy e la batteria di Mark Dodge.

Più a tutto campo il percorso suggerito dal quartetto con pianoforte, basso, batteria e percussioni. Lo caratterizza una maggiore varietà di dinamiche, tutte di buon pregio. Spicca il lavoro di riarmonizzazione di “Too Close for Confort”, punto di inizio per una avventurosa risignificazione del brano che accoglie incisivi ritmi brasiliani alternati all’accentazione più swingante.

Con l’ulteriore sorpresa che al Brasile della batteria si affianca la Colombia delle percussioni del grande Satoshi Takeishi, nel segno del ritmo cajon. Egualmente efficace risulta le rivisitazioni di “Somewhere” e “Berimabau”, in cui si ripropone con frasi più sfumate e chiaroscurali la pratica strumentale del brano precedente.

Non delude nemmeno la formula più convenzionale del modern mainstream, con un quartetto che suona magnificamente bene. A giganteggiare il già citato Wilson, con arabeschi rapidi, lucidi, taglienti.

Track Listing

Happy Days Are Here Again; Too Close For Comfort; A Simpler Time; Not So Fast; Over Easy; Private Moment; Fugu; Small Pleasures; Somewhere/Berimbau.

Personnel

Scott Hardy
bass, acoustic
Steve Wilson
saxophone, alto

Album information

Title: Quartets | Year Released: 2008 | Record Label: Ambient Records


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