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Erik Friedlander: Prowl
ByNati nel 1996,dapprima come trio, poi con l'aggiunta delle percussioni, per eseguire alcune partiture composta da Friedlander per uno spettacolo di danza della moglie Lynn Shapiro, i Topaz sono riusciti in questi anni a sviluppare [anche nelle intense performance dal vivo] un'alchimia speciale tra il violoncello del leader, il sassofono di Andy Laster - che assomma una lucidità complessa a un obliquo senso del blues nella linea di eredità di Julius Hemphill - e la versatile ritmica dei due fratelli Takeishi, Stomu inconfondibile al basso elettrico e Satoshi con un peculiare set percussivo cui non sono estranee timbriche di altre geografie.
Quello che funziona a meraviglia in questo nuovo disco è l'equilibrio complessivo: il respiro tra la struttura dei brani e l'improvvisazione, tra l'impianto ritmico e le larghe cadenze liriche in cui il tempo viene lasciato libero di dilatarsi, tra la sottigliezza timbrica e l'efficacia delle melodie [mai come in questa circostanza Laster e Friedlander sembrano una voce sola quando affrontano i frammenti di tema all'unisono].
Si parte, come nel mezzo di una danza, con "Howling Circle" e la sua malinconica voce esposta dal violoncello grazie a un drammatico lavoro di archetto, per poi passare attraverso diverse fasi ritmiche fino al bell'assolo del contralto e acquietarsi nuovamente nella dolcezza del tema.
Di matrice africana più evidente - ma Satoshi Takeishi è percussionista troppo evoluto e intelligente per non filtrare ogni stimolo attraverso la propria visione multiculturale - sono altri brani come la sorniona "Anhinga" o la conclusiva "Najime" [qui siamo tematicamente però più dalle parti dell'Europa dell'Est], per non dire della frenesia funk che anima la "caccia al bottino" della title-track.
Molto significativa è anche la resa commovente - a partire dall'introduzione in pizzicato - della tradizionale marcia funebre di New Orleans "A Closer Walk With Thee", suonata con una compostezza e un lirismo che ne evidenziano i dettagli, impercettibilmente in crescendo fino a svanire nel ricamo conclusivo del violoncello.
Da sempre padrone delle più diverse tecniche sullo strumento - qualità che lo rende protagonista ideale ad esempio nelle versioni acustiche del repertorio Masada di John Zorn - Friedlander è riuscito in questo lavoro a trovare per ogni composizione un'architettura idonea, una dinamica narrativa in grado di contemplare i tanti elementi in gioco: ne è un esempio la lunga "Rain Bearers", con il suo preciso svolgersi di diverse situazioni sonore.
Il lavoro degli altri musicisti è così reso ancora più lucente e efficace [pensiamo o a Laster, qui davvero fantastico, lontano da quella leggera prolissità un po' cerebrale che talvolta lo ha caratterizzato in passato] e contribuisce a quel respiro collettivo su cui non è difficile che l'ascoltatore si sintonizzi sin dalle prime note.
Splendida ipotesi di traiettorie dentro e fuori le tradizioni musicali di riferimento, Prowl è certamente tra i dischi più importanti di Erik Friedlander e ci fa guardare ai prossimi dieci anni del quartetto Topaz con curiosità ancor più grande.
Track Listing
Howling Circle; Anhinga; Prowl; Chanting; 7th Sister; Rain Bearers; A Dangerous Game; A close Walk With Thee; Najime.
Personnel
Erik Friedlander
celloErik Friedlander: cello; Andy Laster: alto saxophone, clarinet; Stomu Takeishi: electric bass; Satoshi Takeishi: percussion.
Album information
Title: Prowl | Year Released: 2006 | Record Label: Cryptogramophone
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