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Erik Friedlander: Prowl

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Erik Friedlander: Prowl
Giunto al compimento del decimo anno di vita, il quartetto Topaz del violoncellista Erik Friedlander raggiunge un risultato di grande maturità e di straordinaria forza espressiva con questo nuovo disco - il loro quarto - Prowl, giocato su una ispiratissima sintesi tra le consuete tensioni urbane, alcune suggestioni da oriente che non sono estranee a gran parte dell'avant newyorkese e l'esplorazione della tradizione ritmica africana.

Nati nel 1996,dapprima come trio, poi con l'aggiunta delle percussioni, per eseguire alcune partiture composta da Friedlander per uno spettacolo di danza della moglie Lynn Shapiro, i Topaz sono riusciti in questi anni a sviluppare [anche nelle intense performance dal vivo] un'alchimia speciale tra il violoncello del leader, il sassofono di Andy Laster - che assomma una lucidità complessa a un obliquo senso del blues nella linea di eredità di Julius Hemphill - e la versatile ritmica dei due fratelli Takeishi, Stomu inconfondibile al basso elettrico e Satoshi con un peculiare set percussivo cui non sono estranee timbriche di altre geografie.

Quello che funziona a meraviglia in questo nuovo disco è l'equilibrio complessivo: il respiro tra la struttura dei brani e l'improvvisazione, tra l'impianto ritmico e le larghe cadenze liriche in cui il tempo viene lasciato libero di dilatarsi, tra la sottigliezza timbrica e l'efficacia delle melodie [mai come in questa circostanza Laster e Friedlander sembrano una voce sola quando affrontano i frammenti di tema all'unisono].

Si parte, come nel mezzo di una danza, con "Howling Circle" e la sua malinconica voce esposta dal violoncello grazie a un drammatico lavoro di archetto, per poi passare attraverso diverse fasi ritmiche fino al bell'assolo del contralto e acquietarsi nuovamente nella dolcezza del tema.

Di matrice africana più evidente - ma Satoshi Takeishi è percussionista troppo evoluto e intelligente per non filtrare ogni stimolo attraverso la propria visione multiculturale - sono altri brani come la sorniona "Anhinga" o la conclusiva "Najime" [qui siamo tematicamente però più dalle parti dell'Europa dell'Est], per non dire della frenesia funk che anima la "caccia al bottino" della title-track.

Molto significativa è anche la resa commovente - a partire dall'introduzione in pizzicato - della tradizionale marcia funebre di New Orleans "A Closer Walk With Thee", suonata con una compostezza e un lirismo che ne evidenziano i dettagli, impercettibilmente in crescendo fino a svanire nel ricamo conclusivo del violoncello.

Da sempre padrone delle più diverse tecniche sullo strumento - qualità che lo rende protagonista ideale ad esempio nelle versioni acustiche del repertorio Masada di John Zorn - Friedlander è riuscito in questo lavoro a trovare per ogni composizione un'architettura idonea, una dinamica narrativa in grado di contemplare i tanti elementi in gioco: ne è un esempio la lunga "Rain Bearers", con il suo preciso svolgersi di diverse situazioni sonore.

Il lavoro degli altri musicisti è così reso ancora più lucente e efficace [pensiamo o a Laster, qui davvero fantastico, lontano da quella leggera prolissità un po' cerebrale che talvolta lo ha caratterizzato in passato] e contribuisce a quel respiro collettivo su cui non è difficile che l'ascoltatore si sintonizzi sin dalle prime note.

Splendida ipotesi di traiettorie dentro e fuori le tradizioni musicali di riferimento, Prowl è certamente tra i dischi più importanti di Erik Friedlander e ci fa guardare ai prossimi dieci anni del quartetto Topaz con curiosità ancor più grande.

Track Listing

Howling Circle; Anhinga; Prowl; Chanting; 7th Sister; Rain Bearers; A Dangerous Game; A close Walk With Thee; Najime.

Personnel

Erik Friedlander: cello; Andy Laster: alto saxophone, clarinet; Stomu Takeishi: electric bass; Satoshi Takeishi: percussion.

Album information

Title: Prowl | Year Released: 2006 | Record Label: Cryptogramophone


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