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Antonio Zambrini, Jesper Bodilsen, Martin Andersen: Pinocchio e altri racconti

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Antonio Zambrini, Jesper Bodilsen, Martin Andersen: Pinocchio e altri racconti
Il grande compositore Antonio Zambrini scrive in modo tanto solido da dare ai brani altrui la parvenza di suoi originali. Ne è una prova questo Pinocchio e altri racconti, che esce a cinque anni da Plays Nino Rota (2013, e raccoglie i frutti del progetto monografico sull'opera di un altro compositore di colonne sonore, Fiorenzo Carpi, avviato insieme al contrabbassista Jesper Bodilsen e al batterista Martin Andersen (dr). Il lavoro deve il titolo alla trasposizione televisiva delle "avventure di Pinocchio," diretta da Luigi Comencini e andata in onda nel 1972, per la quale Fiorenzo Carpi firmò la colonna sonora. Il disco include nove riscritture di composizioni di Carpi e un tema di Zambrini, "Giovedì," dedicato alla Cineteca Italiana di Milano, con la quale il pianista ha collaborato per sette anni, realizzando una lunga serie di improvvisazioni in piano solo concepite come altrettante sonorizzazioni di storici film muti, a ulteriore testimonianza della sua ricerca sulla musica per il cinema.

Nell'arrangiamento di Zambrini, "In cerca di cibo" diventa un canto fermo, su cui da un certo momento la ritmica è lasciata libera d'improvvisare, mentre il pianoforte ripete il tema ad libitum; la melodia ariosa di "La madre" si distende su un'armonia ricca di modulazioni; "Equinozio" è ripensata in 5/4 a tempo medio; "Lucignolo" echeggia un certo pop sofisticato à la Joni Mitchell; "Notte italiana" è trasformata in uno choro; "Moby Dick" richiama il Keith Jarrett che legge, ad es., "My Back Pages." Quanto alle esecuzioni, è notevole come il trio riesca con naturalezza ad adattare i propri equilibri interni alle esigenze della musica. Ora i ruoli sono paritetici, e l'interplay si svolge in una relativa libertà d'azione ("equinozio," "Geppetto," "Zazie dans le metro"). Ora la centralità è lasciata al pianoforte, e Martin Andersen quasi si annulla nella discrezione dell'accompagnamento ("Lucignolo"). Forse soltanto in "Notte italiana" difetta la precisione, sempre che quel leggero sfilacciamento non sia ricercato. A volte accade che il circolo canonico tema-soli-tema venga forzato, e dopo la ripresa del tema di nuovo la band ricominci a improvvisare con un piglio quasi da jam session ("Equinozio," "Geppetto").

Ci sono ragioni tecniche e drammaturgiche che spiegano la solidità e il valore estetico della scrittura di Antonio Zambrini. All'ordine della tecnica appartiene l'uso di orchestrazioni complesse (ottenute sfruttando soprattutto le potenzialità dell'armonia tonale e di quella politonale), pur rimanendo —ed è questo il pregio maggiore —sempre funzionali al canto. All'ordine della drammaturgia appartiene il senso per la melodia, che nei temi migliori si sviluppa con grande coerenza e razionalità in arcate molto estese. Tutti questi procedimenti compositivi sono qui applicati alla riscrittura di un materiale in sé già raffinato, con risultati estremamente significativi.

Track Listing

In cerca di cibo; La madre; Equinozio; Il prete bello; Lucignolo; Geppetto; Giovedì; Notte italiana; Zazie dans le metro; Moby Dick.

Personnel

Antonio Zambrini: piano; Jesper Bodilsen: bass; Martin Andersen: drums.

Album information

Title: Pinocchio e altri racconti | Year Released: 2018 | Record Label: Abeat


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