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Riccardo Brazzale

Msicista, studioso, didatta e organizzatore

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Riccardo Brazzale (Thiene, VI - 1960) è nel jazz come musicista, studioso, didatta e organizzatore. Dopo gli studi classici e jazz (Istituto Nazionale Studi sul Jazz di Parma e Corsi di jazz al Conservatorio di Milano), si laurea al Dipartimento Musica dell’Università di Bologna con il massimo e la lode, discutendo una tesi sulla vita e le opere di Lennie Tristano (successivamente edita da Nuovi Equilibri, Roma). Dall’86 intraprende una carriera da musicista professionista, agli inizi collaborando professionalmente con Claudio Fasoli. Tre anni dopo, nel 1989, fonda la Lydian Sound Orchestra, una formazione ispirata all'organico della storica “Tuba Band” di Miles Davis (e poi alla Monk Town Hall Band e alla Mingus Black Saint Band), ma rivitalizzata da un approccio estetico contemporaneo, in cui non mancano riferimenti tanto alla tradizione jazz quanto alla scrittura eurocolta, sempre tuttavia secondo lo spirito live del work-in-progress. Dall’89 a oggi, in vent’anni di attività, la “Lydian” si è esibita nei contesti più diversi (non solo jazz, ma anche rassegne di musica classica, meeting letterari, stagioni teatrali e di balletto), in Italia e in Europa, da Umbria Jazz a Manchester, da Torino a Nis, è stata registrata più volte da Radio Rai e trasmessa da varie radio nazionali e internazionali. Fra i diversi documenti discografici di Brazzale con la LSO, vanno ricordati almeno alcuni cd: “Melodious Thunk” dell'esordio discografico (1993, Totem Records; distribuz. IRD); l'inedita suite ellingtoniana “Timon of Athens” (1995, Flex Records; distribuz. IRD); “Bukowski Blues” per organici diversi e ridotti (1999, Azzurra Music); l’antologico “The Art of Arranging” (Agorà/Azzurra); i due per l'etichetta Abeat: “Monk at Town Hall & More” (2002, ristampato 2011) e “Azurka” (2003, entrambi distribuiti IRD); quindi gli ultimi per AlmaRecords: “Back to Da Capo” (2006), “Live in Appleby” (2008), “The Lydian Trip” (2009), “Ruby, Nellie & Nica” (2012), oltre a “Reflections”, allegato al n. 10/2012 della rivista “Musica Jazz”. Sono in preparazione “Music for Lonely Souls (Beloved by Nature)” e “We Resist: Sounds, Rhythms & Freedom”. Dei vari progetti, oltre alle riletture monkiane, fra i più riusciti si ricordano molte rivisitazioni ellingtoniane (”Such Sweet Thunder” e “Second Sacred Concert”, oltre allo stesso “Timon of Athens”) e ora - presentata in prima assoluta live al Mart di Rovereto nel 2014 - “The Black Saint and The Sinner Lady” di Charles Mingus, con la partecipazione della compagnia di danza Abbondanza/Bertoni. Negli ultimi anni se, secondo i referendum delle riviste specializzate, la Lydian Sound Orchestra è da considerarsi costantemente nella Top Ten dei gruppi più significativi del jazz italiano, Brazzale è stato votato compositore-arrangiatore dell’anno per il 2008e, successivamente, più volte fra i premiati. Con Riccardo Brazzale e con la Lydian suonano alcuni fra i migliori musicisti attivi in Italia (Bonisolo, Cigalini, Emili, Sigurtà, Carollo, Rossi, Benedetti, Birro, Abrams, Beggio) ma hanno comunque lavorato alcuni fra i maggiori musicisti italiani di jazz (Rava, D’Andrea, Trovesi, Fresu, Fasoli, Intra, Tonolo, Bosso, Boltro, Mirabassi, oltre alla cantante pop Rossana Casale), oltre a molti importanti ospiti stranieri: Palle Danielsson, Manfred Schoff, Kenny Wheeler, Ralph Towner, Paul Motian, Terrell Stafford, Charles McPherson, Julian Arguelles, Dave Liebman, Don Moye, la Mingus Dynasty, David Murray. Al lavoro con la LSO, Brazzale ha affiancato una diversificata attivita' non solo come musicista (da anni direttore ospite, ad esempio, della Civica Big Band di Milano). Gia' autore di numerosi saggi su periodici di settore (“Musica Jazz”, “Jazzit”, “Nerosubianco”, “AllAboutJazz”) e cronache musicali su quotidiani (soprattutto “Il Giornale di Vicenza” “L’Arena”), ha curato le edizioni italiane del fortunato volume di racconti “Natura morta con custodia di sax” di Geoff Dyer e dell'enciclopedico “Jazz” di John Fordham. Con Franco Fayenz ha firmato un prezioso volume su Lennie Tristano, per la collana New Jazz People edita da Nuovi Equilibri di Roma. È inoltre autore di un curioso diario americano dal titolo in anglo-veneto “Xè pi isy draivare'l caro” (”E' più facile andare in macchina”, Agorà Factory, 3a ediz. 2011). È direttore dell'Istituto Musicale Veneto “Città di Thiene”, dove insegna armonia e cultura musicale generale, ed è titolare dei corsi di Storia di Jazz e delle Musiche Afroamericane nei Conservatori di Vicenza e Castlfranco. Già co-fondatore dell’associazione I-Jazz di Firenze e dell’etichetta discografica Almar, è responsabile per il Comune di Vicenza della programmazione musicale e delle attività editoriali, oltre che, in particolar modo, dei progetti per il Teatro Olimpico. È direttore artistico del festival “New Conversations-Vicenza Jazz” da lui stesso fondato nel 1996.

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