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Jazz Articles about Dino Rubino

Album Review

Dino Rubino: Time of Silence

Read "Time of Silence" reviewed by Luigi Sforza


È ormai chiaro, la poetica di Dino Rubino è il risultato una sintesi perfetta tra modernismo jazzistico post-bop, umori blues, cantabilità dei temi, leggerezza espressiva e melodiosità. Rispetto al precedente disco in settetto del 2017 Where Is the Happines?, in Time of Silence il musicista catanese sceglie la formula del quartetto. Insieme ad Emanuele Cisi al sassofono tenore, Paolino Dalla Porta al contrabbasso ed Enzo Zirilli alla batteria, Rubino confeziona una musica niente affatto criptica, tutt'altro.

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Dino RUBINO: Where Is the Happines?

Read "Where Is the Happines?" reviewed by Luigi Sforza


In continuità con il precedente disco Kairos del 2014, Where Is the Happines? riprende alcune tematiche care al pianista e trombettista catanese Dino Rubino: cantabilità delle linee melodiche, efficaci e disimpegnati impasti armonici, accattivanti e stilizzate pulsazioni dal mood R&B ("Wind" e “Souvenirs"), vellutati intrecci timbrici tra fiati (sassofono tenore, corno francese e clarinetto basso), leggerezza dinamica e semplicità delle composizioni. Non vi è accezione negativa nel qualificare un qualsiasi progetto sonoro che abbia i connotati della semplicità. ...

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Dino Rubino: Roaming Heart

Read "Roaming Heart" reviewed by Neri Pollastri


C'è una crescente e perniciosa tendenza nel jazz italiano, specie in quello “giovane," ed è quella di incedere nello scavo intimo, nella ricerca delle “belle note," nell'evocazione di sentimenti, raccogliendo e reinterpretando suggestioni di antiche composizioni poco in uso, oppure lavorando su materiale originale. Talvolta queste operazioni riescono, ma più spesso si rivelano una trappola mortale, almeno quanto la noia in cui sprofonda l'ascoltatore. È purtroppo il caso di questo lavoro per piano solo -la forma più pericolosa ...

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Dino Rubino: Kairòs

Read "Kairòs" reviewed by Luigi Sforza


Ci sono opere che sembrano esattamente ciò che sono già al primo impatto. Per loro natura si mostrano chiaramente. Si rendono leggibili con piacere e senza ombre. Spiazzano per la loro spontanea e semplice bellezza. Kairòs -terzo disco da leader del pianista ma anche trombettista e compositore siciliano Dino Rubino-è un progetto godibile e di chiara qualità. Melodiosità, lucentezza, cantabilità dei temi e delle improvvisazioni, inseme a palesi riferimenti al soul e all'R&B, distinguono questo CD in ...

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Giuseppe Mirabella: Naumachìa

Read "Naumachìa" reviewed by AAJ Italy Staff


Abeat Records dà alle stampe Naumachìa, il nuovo lavoro del chitarrista siciliano Giuseppe Mirabella, che in questo episodio si avvale della collaborazione di musicisti di spessore assoluto, come Riccardo Fioravanti al contrabbasso, Stefano Bagnoli alla batteria e Dino Rubino al pianoforte e in alcuni frangenti anche alla tromba. In scaletta troviamo nove brani inediti dal sound avvolgente, caratterizzati da linee melodiche morbide e cesellate nel minimo dettaglio, come risulta evidente nel brano d'apertura “As I Am". I primi piani sono ...

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Claudio Giambruno 5tet feat. Dino Rubino: Moon is Here

Read "Moon is Here" reviewed by AAJ Italy Staff


Moon is Here è la prima prova da leader per il saxofonista palermitano Claudio Giambruno, il quale organizza un itinerario d'ascolto fatto di brani originali e qualche rivisitazione, che ben trasmettono l'idea dietro di album, così descritta nelle note di copertina: “quest'album è l'immagine di me, quello che ho sempre cercato di esprimere e il senso della musica che fin qui ho maturato". Un sound, il suo, legato in maniera decisa a una certa tradizione mainstream, fatta di lunghi assoli, ...

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Dino Rubino Trio: Zenzi - tribute to Miriam Makeba

Read "Zenzi - tribute to Miriam Makeba" reviewed by AAJ Italy Staff


Zenzi è l'album con il quale il trio capitanato da Dino Rubino rende omaggio alla figura di Miriam Makeba, venuta a mancare a Castelvorturno nel novembre 2009, all'età di settantasei anni, molti dei quali passati a combattere l'apartheid e a porgere una mano al prossimo. I dieci brani proposti dal pianista e trombettista catanese tracciano un percorso che in alcuni casi, vedi l'iniziale “Malaika" (canzone popolare kenyota), evocano i profumi africani, soprattutto grazie al percussionismo deciso di Stefano Bagnoli, mentre ...


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