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Jazz Articles about Masashi Harada
Joe Maneri - Masashi Harada Duo: Pinerskol
by AAJ Italy Staff
Personaggio ben singolare l'italoamericano Joe Maneri: a cominciare dagli anni Cinquanta si è diviso fra insegnamento accademico, saltuarie e anomale esperienze di musica contemporanea e la pratica di musiche popolari (greca, turca, ebraica, siriana...) nelle ricorrenze festive di varie comunità newyorchesi; nella sua formazione e attività di quei decenni sembra che il jazz canonico abbia avuto una parte tutto sommato marginale. A partire dagli anni Novanta Maneri è emerso nel circuito dell'improvvisazione creativa più impegnata, imponendosi come specialista della ricerca ...
read moreMasashi Harada Trio: Breath, Gesture - Abstract Opera
by AAJ Italy Staff
La L e la R racchiuse in un cerchio, simbolo della Leo Records, sono ormai un marchio di autenticità. Chi compra i dischi del produttore londinese Leo Feigin sa cosa si aspetta: una panoramica sulla free music tesa allo sperimentalismo più crudo e avanzato, un universo fluttuante in cui convivono jazzisti tout-court, accademici e noisers. A questo universo appartiene Breath, Gesture, un'"opera astratta," come la definisce il polistrumentista giapponese Masashi Harada dove altro non avviene se non la reinterpretazione della ...
read moreMasashi Harada - Mat Maneri: The Soul with Longing for Dim Hills and Faint Horizons
by AAJ Italy Staff
C’è un’atmosfera sbiadita, opaca, in questo disco, simile a delle vecche foto in bianco e nero dai contorni ormai ingialliti o a vecchie immagini sedimentate nella memoria. La si percepisce non appena ci si introduce nel perché di questa musica, non appena pianoforte e viola cominciano a inseguirsi, in una composta altalena di suoni, ora intensi, gridati, ora sussurati. Harada e Maneri si conoscono da tempo, hanno suonato spesso in trio con violoncello o percussioni, ma è nella dimensione del ...
read moreMalcom Goldstein & Masashi Harada: Soil
by AAJ Italy Staff
Ogni incisione di musica improvvisata è un viaggio verso l'incognito in quanto non si sa mai se la scintilla della comunicazione, di qualunque tipo essa sia, alla fine si propaghi tra i partecipanti al progetto. Soil, dove tutto va benissimo, rappresenta un disco importante per la musica improvvisata che fin da ora è da mettere fra le incisioni più interessanti del genere. Malcom Goldstein è un musicista totale (anche nel senso che Giorgio Gaslini ha dato a questo termine), la ...
read moreMasashi Harada Electric Trio featuring Mat Maneri/Philip Tomasic: Obliteration at the End of Multiplication
by Glenn Astarita
Violinist, Mat Maneri seems to be turning up everywhere these days. And with this release he aligns his wares with the leader of the date, and onetime “New England Conservatory” crony - percussionist, Masashi Harada. Whereas, electric guitarist, Philip Tomasic proves to be a vital link amid this rather free-spirited endeavor.
In the liners, Harada alludes to sounds connecting “in the most unexpected manner.” With that, the artist cites, “transformative technique,” as the foundation for improvisation. Tomasic’s ...
read moreMasashi Harada: Masashi Harada Electric Trio
by Glenn Astarita
Violinist Mat Maneri seems to be turning up everywhere these days. With this release he aligns with percussionist Masashi Harada (the leader), Maneri's onetime New England Conservatory crony. Electric guitarist Philip Tomasic proves to be a vital link amid this rather free-spirited endeavor.
In the liners, Harada alludes to sounds connecting in the most unexpected manner." With that, the artist cites transformative technique" as the foundation for improvisation. Tomasic's slide guitar ruminations and ringing harmonics provide a ...
read moreMasashi Harada & Barre Phillips: Voluminous Venture
by Glenn Astarita
This new release might serve as a paradigm of improvisational inventiveness for bass-piano pairings. Here, pianist/percussionist Masashi Harada teams up with esteemed modern jazz bassist Barre Phillips for a set brimming with subtly melodic, fragmented passages and the twosomes’ compassionate melding of harmonically rich micro themes with propulsive episodes. Furthermore, the musicians’ allow themselves ample amounts of breathing room for a series of geometrically inclined patterns consisting of Harada’s flailing arpeggios and rhythmic approach to the piano atop Phillips’ employment ...
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