Il quintetto Aggregate Prime si presenta come il classico gruppo post-bop ricco di energia, muscolare, dai ritmi quasi sempre sostenuti -che la chitarra di Mark Whitfield ingentilisce a tratti -, guidato da una vecchia volpe quale il batterista Ralph Peterson. Nel leggere la formazione balzano all'occhio i nomi di due musicisti anomali in tale contesto, quello di Gary Thomas, sassofonista e flautista una delle colonne del M-Base Collective di Steve Coleman, a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, e da tempo impegnato soprattutto a livello accademico, e quello del pianista Vijay Iyer -abituale frequentatore di altri territori stilistici -e anche lui a lungo collaboratore di Steve Coleman, come del resto lo stesso Peterson. A parte questa notazione statistica, comunque, non ci sono echi della musica di Coleman in questo lavoro.
Sono proprio questi ultimi a scompigliare un poco le carte, niente di eclatante s'intende, ma sufficiente per traghettare l'incisione al di fuori delle secche di un jazz di routine.
Iyer, a proprio agio anche in un contesto mainstream, inserisce con precisione chirurgica momenti di maggior arditezza e libertà esecutiva. Il flauto di Gary Thomas ha più di un eco doplhiano mentre al tenore alterna il suono pieno e vigoroso della classicità con le asperità e le linee oblique tipiche dei suoi lavori per la compianta JMT Records. E non a caso l'episodio più intrigante e articolato del lotto -i quasi otto minuti di "Father Spirit" -porta la firma del pianista di origini indiane.
Track Listing
Iron Man; Emmanuel the Redeemer; Strongest Sword; Dream Deferred; Father Spirit; Fearless; Queen Tiye; Who's in Control; Monief Redux.
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