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Quarrata Folk Festival 2017

Quarrata Folk Festival 2017
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Riccardo Tesi & Banditaliana + Banda Borgognoni
Quarrata (PT)
Quarrata Folk Festival
Villa La Magia
23.6.2017

Terza edizione del Quarrata Folk Festival, tre giorni di musica popolare e tutto quanto le gira attorno in merito a progetti originali, dalla (buona) world music al jazz, nella splendida cornice di Villa La Magia. Quest'anno la chiave della manifestazione era il ballo, con l'Orchestra Popolare Notte della Taranta il sabato e in Granbal Folk la domenica, ma il momento più alto della rassegna è stata la serata di apertura, che -introdotto da un solo di Lucilla Galeazzi -ha visto di scena il progetto originale promosso dal Festival: Banditaliana, il gruppo di Riccardo Tesi che quest'anno festeggia i venticinque anni di attività, assieme alla Banda Borgognoni, la filarmonica di Pistoia che di anni di attività ne vanta ben duecentoquattro.

Ma andiamo con ordine: a scendere in pista è stata per prima Lucilla Galeazzi, sola con la sua chitarra e alle prese con un repertorio di canzoni popolari di varia provenienza e in dialetti diversi. Principali cose in comune: la passionalità dei testi e l'intensità interpretativa della cantante, straordinaria sia nelle intenzioni teatrali (favorite da una eccellente propensione ironica al commento e all'illustrazione), sia nelle capacità vocali. Tra racconti e battute, passando da tarantelle a saltarelli fino alla sua "Voglio una casa," la cantante umbra ha dato un saggio virtuosistico di semplicità, arrivando ad accompagnarsi solo con il battito delle mani e confermando di essere oggi ai vertici del canto in Italia -non solo di quello folk.

La stessa Galeazzi ha aperto il set successivo, esibendosi con Banditaliana in uno dei pezzi del recente e fortunato Bella Ciao, nel quale con lei figura metà della formazione. Poi, un paio di brani per il solo quartetto di Tesi e a seguire l'ingresso della Banda, com'è prassi composta da fiati per larga parte suonati da amatori e ben diretta dal maestro Carlo Cini. In programma, a parte un paio di classici da banda, composizioni del repertorio di Banditaliana, arrangiate per l'ampio organico da Daniele Biagini -presente al pianoforte a completare un ensemble che includeva anche un basso elettrico.

Il risultato è stato non solo positivo ma anche sorprendente: da "La ballata del carbonaro," tradizionale canto di emigrazione della montagna pistoiese (da Acqua foco e vento ), passando per "Paso Liscio," suite di antiche composizioni da ballo (da Un ballo liscio), fino alla bella "Valentino," composizione originale di Tesi (già in Thapsos e Cameristico), tutto è suonato singolarmente diverso, grazie alle aperture sinfoniche della filarmonica e all'aumentata tavolozza cromatica, che per contrasto finiva con l'esaltare anche il lavoro dei singoli solisti. Così, Riccardo Tesi per una volta libero dai compiti di direzione del gruppo è spiccato ancor più nei passaggi individuali del suo organetto; Claudio Carboni oltre agli usuali assoli impetuosi si è concesso una inconsueta escursione al tenore; Maurizio Geri è risaltato con la sua voce e i virtuosismi della chitarra; Gigi Biolcati ha visto esaltate le proprie percussioni, specie quelle più contrastanti con le sonorità della banda come la kalimba. Senza dimenticare il citato Biagini, ottimo al piano ma soprattutto eccellente negli arrangiamenti.

E, ovviamente, menzione speciale per la Banda Borgognoni, valore aggiunto della serata nonché dimostrazione dell'importanza della diffusione della pratica della musica oltre l'ambito dei professionisti. Una cosa che il Festival di Quarrata conosce bene, programmando ogni anno stage di strumento, voce e ballo aperti a tutti e molto frequentati, ma che paiono sapere meno bene i progettisti delle istituzioni culturali e formative, intenti solo a tagliare finanziamenti per "ridurre i costi." C'è da augurarsi che questo genere di iniziative possa contribuire a svegliarli dai loro tristi sonni.

Foto: Neri Pollastri

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