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Ivo Perelman: The Art of the Improv Trio

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Sei volumi dedicati all'arte dell'improvvisazione in trio rappresentano una bella impresa. Per il musicista e per chi ascolta. Anche per chi, come il sassofonista di origini brasiliane Ivo Perelman, non si fa certo intimorire dalle strade impervie. È connaturata alla sua personalità artistica la ricerca in ogni dettaglio e sotto ogni angolazione possibile delle vene aurifere che si annidano nel dialogo libero e consapevole tra strumenti e personalità.

Per intraprendere questa odissea audace, Perelman ha voluto coinvolgere alcuni compagni avvezzi da lungo tempo all'empatia con le sue avventure. La frequentazione più duratura è con William Parker e Matthew Shipp, ambedue con il sassofonista per la prima volta nel 1996 proprio in trio, nel disco Cama de Terra, in una combinazione che si riproporrà nel 2014 con Book of Sound, pubblicato dalla Leo Records. Ma che non si rinnova in questa raccolta, dove ci sono però altri organici già praticati, come quello con Joe Morris e Gerald Cleaver, che ha registrato Family Ties e Living Jelly nel 2011, rispettivamente nella versione con Morris alla chitarra e al contrabbasso.

Più recenti sono le collaborazioni con Karl Berger e Mat Maneri. La prima, nata nel 2014 (con Karl Berger al pianoforte), si è poi sviluppata nella registrazione di The Hitchhiker l'anno successivo, dove il musicista tedesco al vibrafono. Torna al pianoforte nel volume primo della presente raccolta. Anche Cleaver, presente in cinque capitoli, è un frequente collaboratore di Perelman, come d'altra parte Whit Dickey, alla batteria nel secondo CD, con Maneri.

Dunque i sei documenti vedono coinvolte altrettante formazioni in una continua mutazione dei protagonisti. Cosa a cui già Perelman ci aveva abituati in tante registrazioni e che dà luogo a un mirabile gioco di varianti timbriche, espressive, geometriche, dove però la coerenza stilistica rappresenta comunque una costante. Il lavoro del sassofonista può sempre più definirsi analitico, sia nello scandaglio del proprio strumento che nell'esplorazione dei rapporti, delle dinamiche, delle potenzialità all'interno di un trio. La cosa è sottolineata anche nei titoli che scandiscono le tracce dei singoli volumi: semplicemente "Part 1," "Part 2," e così via. Ciò non significa che in questa musica manchi una forte spinta emozionale: a volte introspettiva, meditativa, spesso accesa, sanguigna e lacerante.
Ma andiamo con ordine alla descrizione sintetica delle singole tappe di questo viaggio, scandite nel tempo dal luglio 2015 al luglio 2016, che trovano corredo nelle copertine con le vivaci opere pittoriche dello stesso Perelman e nelle note scritte, spesso pregnanti, affidate ai diversi comprimari del sassofonista.

Ivo Perelman, Karl Berger, Gerald Cleaver
The Art of the Improv Trio -Volume 1
Leo Records
2016
Valutazione: * * * * ½

Il primo volume è segnato dalla presenza di Karl Berger, che con il pianoforte punteggia in modo delicato, con armonizzazioni preziose il lavoro meticoloso di Perelman. Questo si sviluppa in modo controllato su ogni parametro musicale ed espressivo: vere cesellature di un orafo, che passano attraverso il mood di ballad della "Part 3," scandagliano in varie prospettive le timbriche (prodigiosi sovracuti e balzi di registro), le sfumature dinamiche più sottili e il fraseggio del tenore. Alcuni momenti di alta empatia tra gli strumenti sono incastonate nella "Part 5," ma percorrono d'altra parte tutto il disco. A tale approccio sottile, ricco di sfumature, risponde la batteria di Cleaver, con mirabile controllo del volume sonoro, con timbri dalla cangiante ricchezza cromatica di un tessuto serico, tra i registri cupi delle pelli e quelli argentati dei piatti.

Ivo Perelman, Mat Maneri, Whit Dickey
The Art of the Improv Trio -Volume 2
Leo Records
2016
Valutazione: * * * * ½

Il clima espressivo è molto diverso da quello del volume 1: qui il tenore di Perelman e la viola di Maneri ingaggiano subito un duello/dialogo fatto di balzi virtuosi, di danze, rincorse, incroci e avvitamenti. Echeggiano spesso le mosse reciproche, in mimesi timbrica e melodica, mentre la batteria di Dickey si presta bene al gioco, intrecciando tessiture connettive e insinuandosi maliziosamente nell'azione. La struttura stessa del CD è scandita in un numero maggiore di brani, che ruotano dal minuto ai cinque minuti e rendono il discorso agile, sintetico.

Ivo Perelman, Matthew Shipp, Gerald Cleaver
The Art of the Improv Trio -Volume 3
Leo Records
2016
Valutazione: * * * * *

Nel terzo volume torna l'organico con pianoforte e batteria. C'è Shipp, torna Cleaver e la triangolazione si fa densa, ricca di contrasti. La costruzione diventa solida, con le poderose colonne portanti erette dal pianoforte. Il sax troneggia su tale sfarzo, gonfia i muscoli di una fisicità titanica. Scandaglia i sovracuti con forza drammatica e affronta le asperità con baldanza, sempre spronato dal prodigio di elasticità, reattività ed esortazione di Cleaver (si ascolti l'inizio della Part 6). In ogni caso, una bella disputa, un dialogo a distanza con il primo volume. Ma il desiderio di riascolto resta legato a questo terzo volume.

Ivo Perelman, William Parker, Gerald Cleaver
The Art of the Improv Trio -Volume 4
Leo Records
2016
Valutazione: * * * * *

Fa qui il suo ingresso William Parker. E modello imprescindibile di tale formazione è il Saxophone Colossus, ma nel suono di Perelman emerge forte anche l'influenza timbrica di Gato. La partenza è bruciante, ci si trova spinti bruscamente in mezzo al campo di battaglia. Il contrabbasso evoca potenza, e così risponde Perelman: con un suono poderoso, ruvido, con guizzi e nuclei tematici ribattuti, ritorti, nodosi. In "Part 1" fanno capolino il blues e "A Love Supreme," mentre la "Part 2" è una lunga cavalcata di quaranta minuti, una sorta di "Freedom Suite" dell'attualità. Cleaver è incandescente. Parker immenso: si ritaglia un solo breve e profondo nel mezzo esatto del lungo brano: una gemma.

Ivo Perelman, Joe Morris, Gerald Cleaver
The Art of the Improv Trio -Volume 5
Leo Records
2016
Valutazione: * * * * *

Anche qui si parte con la determinazione di chi ha già scaldato i muscoli. Joe Morris, in questo CD alla chitarra, è formidabile, concentrato: circonda il sax con accordi cupi, che creano movimento e contrasto. Intavola oblique polifonie spontanee con Perelman e Cleaver. I timbri scuri impregnano la scena e si avverte una condivisione della ricerca, una sperimentazione empatica (si ascolti la formidabile sintonia di "Part 3"). Aggiungiamo solo le parole dello stesso Morris, estratte dalle note di copertina, dove si sottolinea come la musica improvvisata scaturisca al cinquanta per cento dal musicista e al cinquanta da chi ascolta: "Lavoriamo duramente per permettere alla nostra musica di rimanere aperta all'interpretazione di ogni ascoltatore (...). Il nostro intento è di condividere nuove idee con chi cerca nuove esperienze d'ascolto. Questo offre l'opportunità, attraverso la musica, di vivere nel presente e di osservare la vita sotto nuovi punti di vista."

Ivo Perelman, Joe Morris, Gerald Cleaver
The Art of the Improv Trio -Volume 6
Leo Records
2016
Valutazione: * * * * ½

Il discorso prosegue, e si conclude, con Morris al contrabbasso. Il confronto a distanza è con il quarto volume. Morris non possiede la forza immensa di Parker, ma certo vi si avvicina. La musica scorre con fluidità, in modo più spontaneo, meno sperimentale e astratto che nel quinto volume. Però non è meno avventurosa: complice la registrazione live, effettuata a Brooklyn nel luglio 2016, è ricca di energia, di forza liberatoria, di comunicazione.

Musicisti:

The Art of the Improv Trio -Volume 1: Ivo Perelman: sax (tenore); Karl Berger: pianoforte; Gerald Cleaver: batteria.

The Art of the Improv Trio -Volume 2: Ivo Perelman: sax (tenore); Mat Maneri: viola; Whit Dickey: batteria.

The Art of the Improv Trio -Volume 3: Ivo Perelman: sax (tenore); Matthew Shipp: pianoforte; Gerald Cleaver: batteria.

The Art of the Improv Trio -Volume 4: Ivo Perelman: sax (tenore); William Parker: contrabbasso; Gerald Cleaver: batteria.

The Art of the Improv Trio -Volume 5: Ivo Perelman: sax (tenore); Joe Morris: chitarra; Gerald Cleaver: batteria.

The Art of the Improv Trio -Volume 6: Ivo Perelman: sax (tenore); Joe Morris: contrabbasso; Gerald Cleaver: batteria.





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