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Granularities: Scenes From A Trialogue

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Granularities: Scenes From A Trialogue
Quando l'improvvisazione si fa Epica.

Nato da un progetto specifico, frutto della ricerca svolta da Lawrence Casserley sugli elaboratori di segnale, sviluppatosi attraverso alcuni concerti in ambienti acusticamente suggestivi e perciò previsto inizialmente in una chiesetta situata nei pressi dell'abitazione del musicista inglese, questo lavoro è invece stato registrato nel settembre del 2010 nell'abitazione di Casserley a causa di problemi tecnici che hanno costretto i musicisti a ripensare equilibri e dinamiche, ma non il "concetto" di una musica che si basa essenzialmente sull'improvvisazione e sull'interazione tra i creatori/esecutori.

Ed è dallo sviluppo di quella interazione, dall'idea di spazio -rimasta nella mente dopo le altre esperienze- -e da quella di una più intima comunicazione -sorta dalla necessità di dialogare entro i più stretti spazi della casa di Casserley -che è scaturita l'idea drammaturgica su cui poggia il lavoro: quella di un rito intimo e oscuro che si avvia da uno spazio limitato (il Foyer) e procede verso spazi sempre diversi.

Divisa in nove tracce di lunghezza diversa, la performance alterna momenti più rarefatti ad altri più intensi, passaggi nei quali predominano le singole voci -quella del soprano di Gianni Mimmo o quella dei corni di Martin Mayes -e altri dove invece i suoni si intrecciano e vengono rielaborati o evidenziati dal lavoro di Casserley. Tangibile rimane sempre e comunque la cifra dell'improvvisazione, che talvolta rende la fruizione un po' meno immediata, talaltra invece produce una musica sorprendentemente coerente ed evocativa.

È quel che accade, per esempio, nelle parti centrali dei due "atti" -cioè nel passaggio tra "Intimacy" e "Open Space" e in quello tra "Processione" e "Dark Ritual" -e nella parte conclusiva del lavoro. Qui, grazie alle rielaborazioni sonore dell'elettronica, all'austero ed espressivo suono dei corni e al contrasto di questo con il suono del soprano, la musica si impenna e si fa avvolgente, procede in una catartica ascensione che però -potenza dell'improvvisazione -non allude mai a scenari statici di platonica perfezione, ma al contrario sempre si sfrangia e si ritesse matericamente.

Un lavoro sorprendente -anche se è ormai impossibile stupirsi della qualità dei lavori proposti da Amirani e da Gianni Mimmo in particolare -che certo sarebbe un sogno apprezzare dal vivo, ma che anche su supporto non perde né interesse, né suggestione.

Track Listing

Overture: A Foyer; Act 1, Scene 1: Intimacy; Act 1, Scene 2: Open Space; Entracte 1: Another Foyer; Act 2, Scene 1: Sacred Site - Procession; Act 2, Scene 2: Sacred Site - Dark Ritual; Entracte 2: Oh No, Not Another Foyer; Act 3, Scene 1: Starting A Journey; Act 3, Scene 2: Into Space.

Personnel

Gianni Mimmo
saxophone, soprano

Gianni Mimmo: sax (soprano); Martin Mayes: corno, corno a valvole, corno alpino; Lawrence Casserley: elaboratori di segnale, percussioni.

Album information

Title: Scenes From A Trialogue | Year Released: 2017 | Record Label: Amirani Records


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