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Airelle Besson e il Questionario di Proust
Airelle Besson: La melodia.
AAJ: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
A.B. : L'impegno, l'ascolto, l'entusiasmo.
AAJ: Come musicista, il mio principale difetto.
A.B.: L'interpretazione costante nella vita di tutti i giorni.
AAJ: La mia più grande paura quando suono.
A.B.: Nessuna vera paura.
AAJ: Sogno di suonare.
A.B.: Con Keith Jarrett.
AAJ: La mia fonte di ispirazione.
A.B.: La vita.
AAJ: I miei musicisti preferiti.
A.B.: Johann Sebastian Bach, Johann Sebastian Bach e anche Johann Sebastian Bach.
AAJ: I miei dischi da isola deserta.
A.B.: Le Variazioni Goldberg e La Passione Secondo Matteo di J.S. Bach, Both Sides Now di Joni Mitchell, People's Time di Kenny Barron e Stan Getz
AAJ: La canzone che fischio sotto la doccia.
A.B.: Nessuna in particolare.
AAJ: I miei pittori preferiti.
A.B.: Monet, Manet, Kandisky, Turner, Gauguin, Nolde, Magritte.
AAJ: I miei film preferiti.
A.B.: Le commedie.
AAJ: I miei scrittori preferiti.
A.B.: Haruki Murakami, Roal Dahl, Paul Auster, René Barjavel, Mario Vargas Llosa.
AAJ: La mia occupazione preferita.
A.B.:Leggere.
AAJ: Nella musica, la cosa che detesto di più.
A.B.: Che in tutti i luoghi pubblici ci sia sistematicamente della musica.
AAJ: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
A.B. :Quelli fatti con convinzione.
AAJ: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
A.B.: L'Adagio di Samuel Barber, oppure il mio brano "Eternité." È una ballata molto lenta, nel contesto la trovo molto appropriata (sorride, N.d.R.).
AAJ: Il mio motto.
A.B.: Siamo più benevoli, gli uni con gli altri. E rispettiamoci a vicenda, con le nostre differenze.
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