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Stephen Haynes: Parrhesia
BySiamo naturalmente nei territori del free, non quello urlato, viscerale, spesso politicamente coinvolto, abrasivo, incendiario di Ayler, del Coltrane di Ascension, di Shepp, o di Taylor ma piuttosto quello apparentemente distaccato, quasi gentile e riflessivo, a volte un po' snob e intellettualistico della scena di Chicago, e dell'AACM in particolare. Per dar forma alle sue visioni musicali Haynes si circonda di un raffinato improvvisatore come Joe Morris ed uno storico e versatile batterista come Warren Smith.
Il primo accreditato alla chitarra elettrica, ma giureremmo di sentirlo in qualche frangente anche al contrabbasso, mette in mostra la solita maestria nel riempire gli spazi con poche note e nel creare diversivi rispetto al normale corso del flusso sonoro. L'anziano percussionista lascia in cantina metodi e armamentari del buon batterista, sigilla ritmo e swing in senso tradizionale in polverosi bauli per dar libero sfogo alla propria fantasia timbrica concentrandosi quasi esclusivamente sui tamburi. E quando si esibisce alla marimba proietta la musica in una dimensione a metà strada tra richiami ancestrali e trame spiritate.
Il leader dal canto suo rende in qualche modo omaggio al suo mentore Bill Dixon esibendo un suono lirico ma denudato da ogni orpello o abbellimento superfluo, e rendendo funzionali al momento improvvisativo gli spazi aperti, gli ampi intervalli, con le note della sua tromba che si adagiano come gocce di rugiada sulle macchie di colore create dai suoi compagni di viaggio.
Intrigante.
Personnel
Stephen Haynes
cornetAlbum information
Title: Parrhesia | Year Released: 2010 | Record Label: Sona Gaia Productions
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