The Paul Carlon Octet featuring Ileana Santamaria: Other Tongues

Dunque altre lingue/linguaggi rispetto al jazz, che rimane il collante, il codice comune per decifrare e integrare ritmi e musiche dalla forte matrice afro-cubana. Con qualche curiosità come il rumbatap di “Rumbatapestry“ una singolare integrazione della tap-dance americana con i ritmi dell’isola di Cuba, principalmente rumba, e di altre parti del mondo. O come l’unico standard presente, la poco frequentata “Smada“ di Billy Strayhorn che parte come un danzon cubano per virare lentamente verso un porro colombiano.

In Other Tongues ci sono tutti gli elementi che fanno la felicità degli amanti del latin-jazz: grande attenzione alla propulsione e alla coloritura ritmica, sezione fiati potente e pirotecnica, con i flauti spesso in bella evidenza, la voce, qui è quella incantatoria di Ileana Santamaria, figlia del leggendario Mongo Santamaria, ad illuminare ulteriormente le linee melodiche. Con qualche concessione all’ortodossia jazzistica, l’accattivante blues di “Street Beat“, che accontenterà anche il pubblico meno incline ad abbandonare la via maestra della musica afroamericana.

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