Michael Bates - Samuel Blaser Quintet: One from None

La front-line è da paura, Blaser è giovane trombonista tra i più interessanti e originali in circolazione, il sassofonista Michael Blake non ha bisogno di presentazioni, Bates è un bassista versatile e rivela pure doti di solido compositore, il batterista Jeff Davis vanta frequentazioni eccellenti oltre ad essere leader di interessanti formazioni. Ma è il pianista Russ Lossing e in particolare modo il suo Fender Rhodes a caratterizzare il clima di One from None.

Che si tratti di composizioni di modern jazz canonico - seppur sviluppate con abbondanza di idee e condite di soluzioni imprevedibili - piuttosto che di esecuzioni in cui l'improvvisazione prende il sopravvento e le maglie della scrittura sono più larghe, la tastiera di Lossing funziona da perfetto reagente alla chimica del gruppo. Il quale si muove tra groove elettrici, atmosfere bluesy, melodie cariche di soul, up-tempo mozzafiato senza mai perdere di vista la creatività come elemento di base.

Significativamente l'album si chiude con il brano meno etichettabile del lotto, misterioso, notturno, impalpabile nella forma, aperto nella struttura, splendido nell'impatto complessivo.

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