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Nuove esplorazioni dell'Aardvark Jazz Orchestra

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I due ultimi album dell'Aardvark Jazz Orchestra confermano il versatile e poliedrico approccio del suo fondatore e leader, Mark Harvey. In una carriera di oltre quattro decenni la formazione bostoniana ha mostrato di operare con competenza e creatività in tutto l'arco dell'orchestrazione jazz: da rivisitazioni ellingtoniane a esplorazioni post-free, in sintesi tra momenti cameristici e libere improvvisazioni.
Entrambi i dischi sono registrati dal vivo. Nel primo emerge una particolare attenzione per la tradizione country, nel secondo (l'ottavo inciso per la Leo Records) l'orchestra porta avanti il suo percorso d'avanguardia, in un tributo a Sun Ra più una suite dedicata alle vittime di una delle tante stragi americane.

Deep River Richard Nelson
Aardvark Jazz Orchestra
Deep River
Heliotrope Records
2015
Valutazione: * * * ½

Il disco porta in copertina il nome di Richard Nelson, un compositore e chitarrista che collabora con la formazione dal 1988, e che ha scritto e orchestrato i sei temi di questa suite. Mentre stava lavorando alla composizione è stato coinvolto dal figlio Dan nell'esplorazione del patrimonio tradizionale americano del primo Novecento. "Dopo molte ore ad ascoltare ed eseguire questa musica con lui -scrive Nelson nelle note -sono stato così coinvolto da quel ricco materiale che ho maturato l'ispirazione a esplorarlo con la mia sensibilità."

Il risultato è un variopinto percorso che lega la rielaborazione di quattro temi tradizionali degli anni venti/trenta con un paio di originals stilisticamente in contrasto. Il primo, "Transit" è una libero confronto improvvisato tra Bill Lowe alla tuba e Peter Bloom al piccolo, senza alcun apporto orchestrale; il secondo "Rite of Passage" conferma il taglio d'avanguardia con protagonisti le improvvisazioni vocali di Marcia Gallagher e Timothy Johnson mentre l'orchestra interviene con possenti sottolineature.

Per quanto riguarda gli altri brani, s'inizia con "Deep River Blues" (un'introduzione orchestrale impressionista che sfocia nell'austera esposizione della Gallagher e in ricercati passaggi alla Maria Schneider), si rielabora creativamente l'universo del country ("Old Country Stomp") trovando soluzioni orchestrali d'impronta mainstream nei successivi "Wake Up Jacob" e "Make Me a Pallet on Your Floor." In questi due temi hanno anche modo d'emergere le brillanti doti di Mark Tipton alla tromba, Phil Scarff al soprano e lo stesso Richard Nelson alla chitarra.

Passages The Aardvark Jazz Orchestra
Passages
Leo Records
2015
Valutazione: * * * *

Caratterizzato da intenti commemorativi, in una prospettiva d'avanguardia storica, questo disco mostra una fisionomia molto diversa. Il brano d'apertura -uno dei migliori -è dedicato alla memoria di Sun Ra mentre una parte consistente documenta l'opera in tre movimenti "Commemoration," scritta da Mark Harvey per ricordare le vittime dell'attacco terrorista alla maratona di Boston del 2013.

Pur con gradazioni diverse, ogni brano lega passaggi vibranti di taglio free ad altri austeri d'astratto camerismo ma non dimentica il senso della costruzione logica. La relazione tra i due piani è talvolta stridente ma quest'approccio è una caratteristica dell'orchestra e i momenti appassionanti sono parecchi anche per l'alto contributo dei solisti. In "Spaceways" si mettono in luce Chris Rakowski al sax tenore e Phil Scarff al sax soprano mentre l'orchestra disegna masse sonore traboccanti in un clima ritmico incalzante.

Caratterizzato da quadri diversi che si susseguono è l'ancora eccellente "Saxophrenia" che vede la stratosferica performance finale del trombettista ospite Taylor Ho Bynum. Alla lunga introduzione astratta segue un contagioso vamp latino che sostiene la magniloquenza orchestrale fino a lasciare campo libero ad altri interventi (ottimi Dan Zupan al baritono e Arni Cheatham al tenore).

La suite di cui s'è detto passa da una prima parte ("Maelstrom") magnetica e di grande turbolenza a due sezioni dagli intenti celebrativi, con l'ultima prettamente cameristica.

Elenco dei brani:

Deep River
Deep River Blues; Transit; Old Country Stomp; Wake Up Jacob; Rite of Passage; Make Me a Pallet on Your Floor.

Passages
Spaceways; Saxophrenia; Twilight; Commemoration (Maelstrom -Aftermath— Elegy.

Musicisti:

Deep River
Richard Nelson: compositore, arrangiatore, chitarra; Mark Harvey: direzione musicale; K.C. Dunbar: tromba; Jeanne Snodgrass: tromba; Bob Pilkington: trombone; Jay Keyser: trombone; Jeff Marsanskis: trombone; Bill Lowe: trombone basso, tuba; Mark Tipton: tromba; Arni Cheatham: sax contralto, flauto; Peter Bloom: sax contralto, flauto, piccolo; Phil Scarff: sax tenore, soprano, clarinetto; Chris Rakowski: sax tenore, clarinetto; Dan Zupan: sax baritono, clarinetto basso; John Funkhouser: contrabbasso; Harry Wellott: batteria; Marcia Gallagher: voce; Timothy Johnson: voce

Passages
Mark Harvey: direzione musicale, tromba, pianoforte; K.C. Dunbar: tromba; Jeanne Snodgrass: tromba; Taylor Ho Bynum: tromba; Bob Pilkington: trombone; Jay Keyser: trombone; Jeff Marsanskis: trombone; Randy Pingrey: trombone; Tom Plsek: trombone; Arni Cheatham: sax contralto, sax tenore, flauto; Peter Bloom: sax contralto, flauto, piccolo; Michael Heller: sax contralto; Phil Scarff: sax tenore, soprano, sopranino, clarinetto; Chris Rakowski: sax tenore, clarinetto; Dan Zupan: sax baritono, clarinetto, clarinetto basso; John Funkhouser: contrabbasso; Jery Edwards: basso el.; Harry Wellott: batteria; Craig Ellis: percussioni.

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