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Julien Colarossi: Note to Self
ByNote to Self è il primo disco a suo nome, ed è un lavoro sfaccettato, suonato sapientemente da artisti che sanno mettere in ordine idee liriche e melodiche quanto articolate e nervose, modernismo jazzistico e divagazioni postfusion.
La pronuncia chitarristica è di stampo tradizionale -bop e postboppistica-ed è dotata di un suono rotondo -leggermente saturato-e afferma un fraseggiare lineare e puntiglioso (a tratti leggermente "retorico"). Tra le influenze si avverte soprattutto quella di Pat Metheny (maggiormente con la chitarra acustica)nel suono, in certe divagazioni lessicali e nel modo di cadenzare le frasiche tuttavia sa essere discreta e fortunatamente non calligrafica.
A volerlo scansionare, Note to Self contiene due tipologie di brani, quelli ad alta densità melodica -ben arrangiati, con temi delicati e sfumature timbriche cangianti-e quelli che realizzano un programma più ricco di spazi strumentali articolati, ma anche più manieristico e succube di un repertorio pieno di certa retorica strumentale anni ottanta. In generale si tratta di un buon disco mainstream.
Occupandoci della porzione più affascinante del disco, "Ricordandoti" evidenzia un tema appassionato, caldo; semplicemente melodico. "Effimera" è una convincente ballad spiegata dal bravo sassofonista sudafricano Christopher Engel mentre "Journey to Zero" obbliga l'ascoltatore a seguire le trame di una melodia affastellata, con cambi di tempo e d'umore e ricco di sfumature. È un brano quest'ultimo che fa emergere in Colarossi apprezzabili doti di compositore di temi jazzistici.
La resa di un pezzo già bello come "Il Postino" in mano a buoni esecutori resta un fatto scontato, qui in più c'è la convinzione escutiva che conferisce al brano la giusta dose di intenso fascino espressivo.
Chiude in qualche modo questa sezione "Sincerity," graziosa ballad che si apre con una bella, chiara, leggibile e moderna introduzione chitarristica.
L'altra metà del disco rinuncia alla linearità delle melodie e alla serenità del suono, per scivolare in costrutti lessicali più macchinosi e sinuosi che nulla aggiungono al valore strumentale di Colarossi e dell'intera band (ottima la sezione ritmica), anche se in brani come "Rubie & Calle" e "Davide & Goliath" non mancano slanci di libertaria spinta sonora.
Note to Self è un buon disco d'esordio di un musicista in grado di esprimere doti di capace esecutore, bravo leader e valente compositore. Merita attenzione.
Track Listing
Ricordandoti; Uncle Francle; Effimera; Ruhie & Calle; Journey to Zero; Il Postino; Gold; David & Goliath; Sincerity; Dichotomy.
Personnel
Julien Colarossi
guitarJulien Colarossi: chitarra; Christopher Engel: sax; Barry Donohue: contrabbasso; Tommy Gray: batteria, cajon.
Album information
Title: Note to Self | Year Released: 2014 | Record Label: Self Produced
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About Julien Colarossi
Instrument: Guitar
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