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Norman Hathaway & Dan Nadel: Electrical Banana - Masters of Psychedelic Art
Bydi Norman Hathaway & Dan Nadel
Damiani Editore
Valutazione: 4,5 stelle
Sin dall'antichità, la storia della musica si intreccia spesso con quella dell'arte (pensate per esempio ai musicisti e agli strumenti protagonisti di alcuni dipinti di Vermeer) e questo assunto è ancora più vero negli ultimi cinquant'anni, con l'esplosione della musica come fenomeno sociale, non disgiunta da un effetto simile, se pure più contenuto, capitato alle altre arti, pittura compresa.
Questo bellissimo volume, edito dalla italianissima Damiani Editore di Bologna, racconta le storie di sette protagonisti della odierna arte psichedelica con tantissimi riferimenti alla musica e ai musicisti. Si comincia con un'intervista a Paul McCartney dell'autore Norman Hathaway che prende lo spunto da Sergent Pepper's Lonely Hearts Club Band per poi toccare i temi delle illustrazioni degli album dei Beatles e i loro filmati animati. McCartney, da sempre appassionato di grafica moderna, e inizialmente un disegnatore egli stesso, offre commenti molto interessanti e consistenti.
A questo punto il libro procede con una breve introduzione degli autori che introduce immediatamente i sette capitoli iconografici che partono con Heinz Edelmann (celebre per le illustrazioni di Yellow Submarine). Ogni capitolo si apre con una presentazione dell'artista e con una intervista e poi lascia spazio a una ventina di pagine coloratissime dedicate alle illustrazioni. Tutti i testi sono in inglese, lingua passpartout nel mondo dell'arte moderna.
Dopo il primo capitolo dedicato a Edelmann seguono quelli dedicati a Martin Sharp (autore fra l'altro delle copertine dei Cream per gli album Disraeli Gears e Wheels of Fire, della copertina del libro Play Power di Richard Neville e di moltissime illustrazioni comparse sulla rivista Oz); Dudley Edwards (amico e collaboratore di Paul McCartney per il quale dipinse un coloratissimo pianoforte, noto per i murali multicolorati che campeggiavano alla fine degli anni sessanta sui muri di alcune abitazioni londinesi, compresa la casa di Ringo Starr); Marijke Koger (con i partner Simon Potshuma, Yosha Leeger e Barry Finch creò il collettivo The Fool, assieme lavorarono per i Beatles e per i Cream, per Eric Clapton dipinsero la celebre chitarra Gibson SG che poi venne acquistata da Todd Rundgren); Keiichi Tanaami (autore di lavori per i Monkees, i Jefferson Airplane, la rivista Playboy); Mati Klarwein (il più grande di tutti, autore delle celebri copertine di Bitches Brew e Live/Evil per Miles Davis e della copertina di Abraxas per Santana, amico di Jimi Hendrix e protagonista vero della scena newyorkese); Tadanori Yokoo (ha lavorato per il cinema ma anche per Emerson, Lake & Palmer e per Earth, Wind & Fire).
Una breve postfazione chiude questo volume davvero esaltante, che ci consente di vivere una immersione profonda nelle spire della psichedelia, vissuta con la musica sempre accesa e sempre in primissimo piano. Imperdibile.
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