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Paul Rutherford: Neuph

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Paul Rutherford: Neuph
Ecco una ristampa che ci ricorda come l'improvvisazione europea non sia solo fraintendimento del free, ma possa trovare delle coordinate per esprimere una ricerca di sostanza.

Qualcosa di raro ed e' curioso come sia di frequente legata agli strumenti piu' gravi come il contrabbasso o, in questo caso, trombone e bombardino di Paul Rutherford. Forse, anche se non agili, sono strumenti dotati di un margine di indeterminatezza nell'intonazione e produzione del suono, che si puo' esplorare alla ricerca di anfratti nascosti della psiche umana, grotteschi, drammatici, primitivi, ironici. Il registro abbastanza esteso facilita l'utilizzo delle sovraincisioni, aggiungendo all'elemento analitico, una sorta di dialogo fra diverse facce della stessa identita'.

La Gran Bretagna e', inoltre, nazione ricca di bande molto avanzate in termini di tecnica e repertorio, altro elemento che facilita l'emersione di talenti come quello di Rutherford, al contrario dell'Italia, dove, fatta l'eccezione di Giancarlo Schiaffini, e' mancato a lungo un adeguato retroterra culturale e strumentale, con risultati in media assai deludenti.

Neuph usci' nel 1978, terzo disco in solo di Rutherford e primo centrato su overdubbing fra piu' parti trombone e/o flicorno baritono. Ai brani dell'LP la Emanem ha aggiunto, a modo di cornice, due assolo realizzati in Italia nel 1980, una scelta molto valida, come se si volesse partire dall'unitario, aprirsi al molteplice e ritornare alla matrice originaria.

La chiave del succeso di Neuph sta nel controllo del materiale e nell'assenza di puri sperimentalismi radicali, utili alla ricerca personale del musicista, ma presto datati. L'impiego di tecniche non ortodosse e' ricco e avvincente, mai sterile, severo o autocelebrativo. Notevole il senso della misura e impressionante la densita' del dialogo nelle sovraincisioni: la spontaneita' di questi brani non appare frutto di un'alchimia da studio di registrazione, sembra di ascoltare una brillante esecuzione live.

L'assenza di riferimenti armonici non deve spaventare chi e' piu' abituato al senso di movimento che il concatenarsi degli accordi assicura al jazz, piu' facile che l'assenza di riferimenti politici, tarantelle, frizzi e lazzi disorienti il frequentatore delle anzianotte avanguardie italiche.

Certo si richiede molta disponibilita' nei confronti degli oggetti sonori proposti, ma questi sono piu' assimilabili a un quadro di Pollock che a una balla di fieno, trasformata in opera d'arte solo perche' piazzata al centro in una stanza di museo.

Compositions for Euphonium and Trombone, cosi' il sottotitolo di un lavoro che non presenta traccia di jazz, come buona parte della produzione Emanem, ma puo' essere apprezzato da tutti gli amanti dell'espressione piu' personale.

Track Listing

01. Roman Trick (Paul Rutherford) - 6:03; 02. Yep 321 (PR) - 8:30; 03. Realign 4 (PR) - 9:00; 04. Three Levels (PR) - 3:46; 05. Paunch and Judies (PR) - 1:22; 06. Chefor (PR) - 7:57; 07. Phase 2/2 (PR) - 8:06; 08. Neuph (PR) - 7:22; 09. Pisa Ear (PR) - 17.24

Personnel

Paul Rutherford (trombone; flicorno baritono); Judy (ululato di cane in Paunch and Judies)

Album information

Title: Neuph | Year Released: 2006 | Record Label: Emanem


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