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Warne Marsh: Ne Plus Ultra
ByBeh, non che il nostro abbia fatto poi molto per autopromuoversi, nel corso di una carriera che dalla seconda metà degli anni Quaranta ha proceduto a larghe volute [un moto evidentemente molto caro a Marsh e rintracciabile facilmente anche nel suo fraseggio] fino alla morte improvvisa, sul palco, nel dicembre del 1987, all'età di appena sessant'anni.
Musicista riservato e schivo, dal rapporto non facile né tantomeno continuo con il mondo del jazz, Warne Marsh rimane in realtà uno dei sassofonisti più interessanti della storia del jazz, uno di quegli unsung heroes che si stagliano apparentemente sullo sfondo, ma è solo una questione di percezione.
Ne Plus Ultra, nuovamente ristampato dalla Hatology, uscì, senza grossa fortuna, nel 1970 e testimonia una seduta losangelina del settembre 1969, in quartetto con il sax contralto di Gary Foster, il contrabbasso di Dave Parlato e la batteria di John Tirabasso. Complessivamente, nella discografia del sassofonista, il disco ricopre una posizione abbastanza isolata, in un periodo in cui Marsh si dedica principalmente all'insegnamento, in cui sono già distanti le ultime avventure con Tristano e ancora da venire le incisioni con il gruppo Supersax.
I materiali su cui il quartetto lavora sono particolarmente significativi: uno standard raffinato come "You Stepped Out of a Dream", due composizioni di Tristano ["Lennie’s Pennies" e "317 E. 32nd"] e una di Konitz [una "Subconscious-Lee" di straordinaria acutezza], una composizione collettiva e una rilettura di un'invenzione a due voci bachiana. In soli sei passaggi notiamo così già molti dettagli dell'universo di Marsh, prima fra tutti un'adesione a modalità jazzistiche piuttosto classiche - la struttura stessa dei brani è di base abbastanza convenzionale, sia nella pulsazione che nel susseguirsi dei soli - e il desiderio, profondamente collegato a questo, di concentrarsi solo sull'invenzione melodica e sull'intreccio, a volte evanescente, delle linee solistiche.
Nel fare questo Foster supporta ottimamente il leader: facilmente lo si potrebbe liquidare come una immagine di Konitz, ma c'è anche da notare come sia la stessa atmosfera creata da Marsh a indirizzare il timbro del gruppo su sonorità leggere e ovattate, con una pronuncia in cui la dinamica è volutamente controllata e a tinte pastello. Anche i due ritmi svolgono il proprio lavoro con grande sensibilità, sintonizzandosi al meglio [ma va detto che il quartetto aveva già parecchi mesi di lavoro sulle spalle] con le scelte di Marsh.
Il disco, come un po' tutta la poetica del musicista californiano, richiede così un abbandono leggero e morbido all'ascolto, la voglia di perdersi dietro le linee dipinte da Marsh con la consueta calma: significativa in questo senso è "Touch and Go", innervata da una vellutata attenzione reciproca tra i quattro musicisti, sospesa a mezz'aria con una coolness inimitabile. Le linee degli assolo di Marsh sono di bellezza cristallina, non hanno timore di soffermarsi su una nota, di modulare brevi campate di colore dietro la condotta più accesa di Foster.
Ne Plus Ultra non è un disco che prende allo stomaco, ma è quasi un trattato di bellezza aliena, che incanta e si colloca al di fuori di qualsiasi discorso, incurante di sembrare in alcuni tratti cervellotico, quasi in una teorizzazione zen del rapporto tra vuoto e pieno.
Difficile dire se mai il lascito di Warne Marsh troverà più ampia ricognizione o se saremo invece costretti a vederlo per sempre come "il Konitz del tenore", davvero l'ingiustizia maggiore che si possa fare a un musicista che per originalità e sensibilità, merita invece di sedere tra i grandi di questa musica.
Track Listing
You Stepped Out Of A Dream; Lennie
Personnel
Warne Marsh
saxophone, tenorWarne Marsh: tenor saxophone; Gary Foster: alto saxophone; Dave Parlato: bass; John Tirabasso: drums.
Album information
Title: Ne Plus Ultra | Year Released: 2006 | Record Label: Hat Hut Records