Home » Articoli » Album Review » Ernst Reijseger: My Son, My Son, What Have Ye Done
Ernst Reijseger: My Son, My Son, What Have Ye Done
ByL'apertura di My Son, My Son, What Have Ye Done, con i rumori di un treno, poteva far temere il peggio.
Le prime note hanno però dissipato ogni dubbio. Questa è musica vera. Dotata di una propria autonomia. A tratti ispirata di autentica bellezza.
Certo, in qualche occasione la musica assume toni maestosi e ieratici (trattasi pur sempre di colonna sonora, e di un film di Werner Herzog!), ma sono le atmosfere in minore a farla da padrona.
Nonostante l'organico olandese, siamo infatti molto distanti dalla caustica ironia della BimHuis. Siamo vicini, piuttosto, agli echi melanconici, agli accenni mai completamente esplicitati dell'America del Sud.
Si dice che l'essenza della letteratura argentina stia nelle omissioni, nel non detto. Lo stesso vale per questo album.
Omette il leader Reijseger, che rinuncia alla propria vena dissacrante e si ritaglia un ruolo apparentemente marginale nell'economia esecutiva. Omette Luciano Biondini, che rinuncia alla propria esuberanza ritmica e apre squarci di poesia à la Dino Saluzzi.
Personnel
Ernst Reijseger
celloAlbum information
Title: My Son, My Son, What Have Ye Done | Year Released: 2010 | Record Label: VIA Jazz
< Previous
Hatology's Big Band Big Bang