Home » Articoli » Album Review » Gochag Askarov, Pierre de Trégomain: Mugham Souls

2

Gochag Askarov, Pierre de Trégomain: Mugham Souls

By

Sign in to view read count
Gochag Askarov, Pierre de Trégomain: Mugham Souls
Prosegue la meritoria perlustrazione dell'universo mugham, quindi della musica azera di marca più o meno contemporanea, da parte della Felmay, come già in passato riferendosi a colui che ne è uno dei massimi esponenti, Gochag Askarov, per l'occasione in una condivisione inusuale (che ne testimonia l'ammirevole curiosità creativa) con il collega francese Pierre de Trégomain, di formazione jazzistica per quanto a sua volta sui generis.

L'elemento che lega i due cantanti è certamente l'improvvisazione, anche se un rigore formale abbastanza stringente non manca certo di caratterizzare il disco, registrato dal vivo a Baku nel novembre 2016. Sei i brani, in particolare con tre temi tradizionali rielaborati da Trégomain.

La partenza è affidata, brevemente, al solo Karimov, da intendersi come prologo al concerto vero e proprio che si apre col secondo brano (nonché prima rielaborazione del francese), caratterizzato dalla ricchezza ritmica e cromatica tipica del mugham, sempre di grande suggestione, e le voci che lo percorrono praticamente da cima a fondo, lasciando quindi la scena al pianoforte per l'avvio del brano seguente, con successivo sviluppo corale in un clima concentrato e sognante, impennata nel sottofinale e chiusura di temperatura vagamente liturgica.

Decisamente più occidentale il successivo "Shelter Bayati Shiraz," nuovamente targato Trégomain, almeno finché non entrano in scena Askarov e, di seguito, la kamancha (ad arco), con ripresa del francese, ancora Askarov e Mikayilov, e via dicendo, in una ciclicità che accompagna fino alla fine il brano, sorta di ideale quintessenza dell'intero lavoro.

Segue, docile, il terzo e ultimo episodio riconducibile a Trégomain, con testo non a caso in francese, mentre parte in quarta il conclusivo "All Stars," sorta di jam finale prevalentemente strumentale, con periodici inserti vocali dei due firmatari. Piano e percussioni la fanno in qualche modo da padroni, prima del collettivo di commiato.

Album di felice impatto e adeguata varietà. Senz'altro consigliato.

Track Listing

Heartbeat; Let Me Be Voice Bayati Kurd; Sari Gelin; Shelter Bayati Shiraz; Conducteur; All Stars.

Personnel

Gochag Askarov, Pierre de Trégomain: voice; Elnur Mikayilov: kamancha; Kamran Karimov: naghara; Ibrahim Babayev: tar; Vasif Huseynzade: piano; Yusif Azizov: percussions.

Album information

Title: Mugham Souls | Year Released: 2017 | Record Label: Felmay

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Sensual
Rachel Z
Over and Over
Tony Monaco Trio
Love Is Passing Thru
Roberto Magris

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.