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Andy Sheppard: Movements in Colour

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Andy Sheppard: Movements in Colour
Evocativo, melodico, "presente," mai scontato anche dove la tessitura musicale infinitamente armonica ogni tanto va a rifugiare, Andy Sheppard è uno di quei nomi protagonisti della musica moderna che mai nessuno potrebbe tacciare di nefandezze. Misurata, equilibrata, tonica, la sua è musica che porta sistematicamente con sè un tocco inequivocabilmente "British" anche se - come in questo caso - accanto a lui ci sono nomi prettamente nordici come quelli di Arild Andersen e Eivind Aarset, non propriamente del tutto inglesi come quello di John Parricelli o quello esotico di Kuljit Bhamra.

Non so se possa essere vero sino in fondo ma, soggettivamente, mi piace verificare che molta di questa soavità musicale (ascoltare ad esempio "May Song" per rileggere queste parole) provenga anche dai tanti, tanti, anni di frequentazione seria e sicura dei meravigliosi pascoli di Sua Maestà Carla Bley, con la quale, il sassofonista di Warminster ha spesso incrociato il cammino, sia in formazioni orchestrali che in piccoli preziosi ensemble acustici.

Movements in Colour tradisce quasi in ogni brano le intenzioni del titolo, poiché i colori, qui dentro, sono davvero tanti e tutti "totali". Improvvisazione magistrale, inventiva, creativo "senso del dovere" sono da sempre i compagni di viaggio artistici di questo grande musicista, capace di "arrotondare" e beneficare ogni lavoro discografico che, da almeno un ventennio, lo vede importante sideman. L'approdo in casa ECM in qualità - finalmente - di band leader era nell'aria e ogni ascolto in più di questo suo piccolo scrigno di colori lo dimostra. Il risultato è - come nella sua norma - sinceramente regale.

Un caleidoscopio che invita a riflettere e che non disturba. Sarebbe facile, per i detrattori, attaccarsi alle ovvie considerazioni del caso ma, attenzione, quello di Sheppard è un altro sentiero. Forse parallelo alle facili considerazioni del caso eppure indubbiamente diverso proprio perché volontariamente diversificato e capace di brillare di luce propria laddove e quando altri progetti del genere invece si spengono e, amati una volta sola, risulta poi quasi difficile riproporli all'ascolto dello stesso proprio orecchio senza avere indietro la sensazione di essere caduti in un pericoloso barile di melassa sonora.

In altre parole, questa è classe. Quella di quei musicisti che riescono regolarmente a piacere e mai a deludere. C'è qualcosa di soavemente notturno e di antico in queste sette tracce. Echi ECM à la Garbarek più nordico come nella lunga e cadenzata "Nave Nave Moe," sensibilità ritmiche del McLaughlin dei tempi degli Shakti o rimandi alle grandi avventure nordestine delle migliori perle di Egberto Gismonti. L'omaggio al sound della nobile etichetta discografica che ospita questo lavoro è fuori discussione. Ma, in più, c'è sempre quel bel background dannatamente inglese che vivifica una volta in più la lunga teoria di nomi "santi" del British Jazz dell'ultimo mezzo secolo.

Non c'è davvero altro da aggiungere. Se li si "guarda" da questo punto di vista, questi "movimenti nel colore" sono perfettamente corretti. Degni di una tavolozza importante tenuta in mano da un grande pittore. Senza gridare al miracolo, è forse meglio accorgersi del fatto che - probabilmente - il signor Sheppard lo è davvero. Chapeau!

Track Listing

La Tristess Du Roi; Bing; Nave Nave Moe; Ballarina; May Song; We Shall Not Go To Market Today; International Blue.

Personnel

Andy Sheppard
saxophone

Andy Sheppard: soprano and tenor saxophone; John Parricelli: acoustic and electric guitars; Eivind Aarset: electric guitar, electronics; Arild Andersen: double-bass, electronics; Kuljit Bhamra: tabla, percussion.

Album information

Title: Movements In Colour | Year Released: 2009 | Record Label: ECM Records


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