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Moses Taiwa Molelekwa: Darkness Pass / Genes and Spirits
ByAbdullah Ibrahim, suo mentore ideale, è il punto di partenza di una cifra stilistica eterogenea, che attinge a vari mondi: l’Africa ed il Brasile, il jazz, il reggae ed i ritmi frenetici delle metropoli contemporanee.
Moses Taiwa Molelekwa
Darkness Pass
M.E.L.T. 2000
(2006)
Valutazione: 4 stelle
Nel primo CD in esame per piano solo, prevale un solismo camaleontico, che diviene via via pianismo percussivo, per digradare verso atmosfere liriche e di grande fascino melodico. In questo lussureggiante flusso sonoro che si sviluppa in forma di due lunge suite, è ritratta in modo altamente paradigmatico la grande valenza di un artista completo, che amava muoversi lungo più direzioni: suoni dolci e screziati, melodie armoniose e raffinate ma soprattutto un incalzante tappeto sonoro aperto alle forme più libere.
Ad unire e dare senso a questo rilevante progetto è l’anima africana; lo sguardo consapevole verso il passato, alimentato da un punto di vista non nostalgico ma creativo e proprio per questo contemporaneo.
L’assunto di base consiste nel far rivivere e trasfigurare le fonti esogene nel proprio contesto musicale. Accade così che il gesto più disteso e limpido sul piano melodico si carica magicamente di toni ed accenti ossessivi sul piano del ritmo e della fraseologia. Ecco riaffiorare le favole, le storie, i racconti ma soprattutto il mood del vissuto musicale sudafricano, che illumina il tutto con luce nuova ed originale.
Riuscitissimo è questo progetto discografico, come pure alimentati da note di ineffabile bellezza sono le sue composizioni originali. Il che fa accrescere il rimpianto dei fan del pianista, scomparso prematuramente in circostanze misteriose alla giovane età di ventisette anni.
Moses Taiwa Molelekwa
Genes and Spirits
M.E.L.T. 2000
(2005) Valutazione: 3 stelle
Nell’altro disco proposto è l’anima di cittadino del mondo a prevalere, di un artista consapevole di vivere in un mondo globalizzato. Un musicista che pur non creando ed alimentando barriere, difendeva l’identità e l’orgoglio delle civiltà musicali afroaemericane e dei suoi derivati.
Una proposta stuzzicante anche se non originalissima, che guarda al mondo dei giovani per il linguaggio adottato. Suoni elettrici ad arricchire l’armamentario acustico, e costituire il terreno privilegiato per raccontare con leggerezza la diaspora africane nel mondo: Cuba, Giamaica, Brasile e naturalmente il jazz contemporaneo più stuzzicante e frenetico, per comporre un mosaico pungente e dinamico.
Notevole il parter de roi, allestito per l’occasione, in cui spiccano Flora Purim e Chuco Valdez. Non una collaborazione esangue e scontata, ma punto di partenza per una creativa ricognizione tra i vari mondi afromericani. I puristi del jazz ritroveranno in questo secondo disco meno elementi di fascino e di interesse. Meno blue notes ed armonie jazzistiche, ma in compenso tanta voglia di restituire tutta la dinamicità della nostra contemporanea.
Elenco dei brani:
Darkness Pass:
CD 1
01. Darkness Pass 1; Darkness Pass 2; Darkness Pass 3; Darkness Pass 4; Darkness Pass 5.
CD 2
Darkness Pass 6; Darkness Pass 7; Darkness Pass 8; Darkness Pass 9; Darkness Pass 10. Tutte le composizioni sono di Moses Taiwa Molelekwa.
Genes and Spirits: 01. Tsala; 02. Spirits Of Tembisa; 03. Down Rockey Street; 04, Itumeleng; 05. Sogra; 06. Genes And Spirits; 07. Kwaze Kwangcono; 08. Rapela; 09. Dance To Africa; 10. Ntatemoholo. Tutte le composizioni sono di Moses Taiwa Molelekwa.
Musicisti:
Darkness Pass: Moses Taiwa Molelekwa (pianoforte).
Genes and Spirits: Taiwa Molelekwa, Chuco Valdez (pianoforte), Faith Kekana, Flora Purim, Andrew Missingham (voce); Airto Moreira, John Hassan, Bassie Mahlasela, Jose Miguel Melendez, Tiale Makhene, Valerie Naranjo (percussioni); Frances Reardon (clarinetto); Byron wallen (tromba); Zim Ngqawana (flauto); Dennie Rollins (trombone); Khaya Mahlangu (sax soprano), Lungiswa Plaatjies (sax soprano); Geoff Gasgoyne, Fana Zulu, Janthsi Mayo, Hilaire Penda (contrabbasso); Lawrence Matshiza, Jose Neto (chitarra); Vusi Khumalu, Kwazi Shange, Brice Wassy (batteria);
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