Francesco Cafiso: Moody'n

A cominciare dall'apporto fornito - sia in chiave melodica che di arricchimento tematico - da Dino Rubino, capace di allacciare il timbro della sua tromba con lo strumento di Cafiso, e senza dimenticare l'ordine ritmico prodotto da Rosario Bonaccorso e Giovanni Mazzarino che, vista la puntualità e la funzionalità dei loro interventi, con l'andare dell'ascolto quasi fanno dimenticare l'assenza di un batterista nelle strategie della band. La splendida versione di "Milestones" e il carattere scuro dell'originale "In a Ghost Way of Love" risultano tra i tanti momenti migliori dell'intero album, anche se ogni traccia meriterebbe una sua annotazione.

Moody'n procede senza sorprendere, ma anche senza concedere curve di flessione sotto il profilo della tensione melodica, costruita attorno a lunghi soli, a chorus che si accatastano fino a dare vita a risme importanti, dal linguaggio mai incline a sottintesi, ma diretto e concreto. Eleganza, swing e decisione, ennesima buona prova dei musicisti chiamati in causa.

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