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Jan Klare - Jeff Platz - Meinrad Kneer - Bill Elgart: Modern Primitive

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Jan Klare - Jeff Platz - Meinrad Kneer - Bill Elgart: Modern Primitive
Questo disco dal titolo piacevolmente ossimorico, pubblicato dalla Evil Rabbit, documenta una live session di improvvisazioni, tenutasi a Bielefeld, Germania, nel 2010.

Il quartetto che ne è autore ha natura composita, sia per provenienza geografica, essendo per una metà tedesco e per l'altra statunitense, sia per le eterogenee esperienze musicali che vi confluiscono. Si va dal fraseggio tornito ed assertivo di Jan Klare, maturato nei suoi lavori con i grandi organici, alle radici punk di Jeff Platz; dalle frequentazioni di Meinrad Kneer con la musica colta europea contemporanea, alla militanza di Bill Elgart al fianco di Paul Bley, Gary Peacock, Franco D'Andrea e Claudio Fasoli, giusto per fare alcuni nomi.

Era quasi fisiologico che questo incontro desse vita ad una musica complessa, esplodente, che si colloca comunque all'interno di una ricerca improvvisativa ben delineata e praticata convintamente sin dagli anni '70: citare Derek Bailey o Evan Parker è facile e non deve risultare fuorviante.

Va detto in primis che il disco suona benissimo. Questo del suono è anzi uno dei suoi maggiori punti di forza. Il mix è corposo, tagliente e preciso.

Le nove tracce sono idealmente suddivisibili in tre aree, ciascuna di tre brani. Quella iniziale e quella conclusiva vedono il prevalere di forti e fortissimi, accentuati dal carattere quasi sempre collettivo dell'interplay. Questi due blocchi, poi, ne incastonano uno centrale, in cui dominano dinamiche intime ed il gruppo si articola volentieri in sottorganici, per poi ricomporsi in quartetto e dare slancio finale ai brani. Così avviene per esempio in "A Gently Sloping Knoll," condotta per una buona metà dal duo di contrabbasso a note ferme e chitarra suonata con lo slider, cui si aggiungono dapprima la batteria e poi il sax sui medioacuti per il tutti conclusivo. Efficaci anche l'accostamento di flauto e contrabbasso con arco di "Blank Mask," che strizza l'occhio a un certo novecento francese (Barraqué) e quello spiazzante di clarinetto, chitarra crunch e nuovamente contrabbasso con arco, ma a corde stoppate, di "inpish episode".

In questi brani l'esplorazione timbrica ha una funzione pregnante. Nei restanti, invece, la composizione vive soprattutto di brevi idee motiviche di ciascun musicista, sovrapposte a formare incastri poliritmici e polimelodici molto densi.

Un'osservazione di carattere strutturale. In Modern Primitive c'è un rischio, almeno a giudizio di chi scrive. Quello di non scorgere, nella materia musicale, discontinuità, punti di rottura (l'affermazione di una pulsazione metronomica, un cambio di densità) che giustifichino la fine di un brano ed il passaggio ad una successiva improvvisazione. Laddove ciò avviene, come in "A Gently Sloping Knoll," in cui il suono diventa di colpo più rarefatto rispetto alle tracce precedenti, l'episodio risulta caricato di freschezza e spinta emotiva nuove, in un disco che risulta di valore tecnico indubbio.

Visita i siti di Jan Klare, Jeff Platz Meinard Kneer.

Personnel

Jan Klare
woodwinds

Album information

Title: Modern Primitive | Year Released: 2011 | Record Label: Megafon


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