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Mattia Cigalini Beyond
By«Il jazz è musica di libertà, e ogni musicista ha il bisogno e il dovere di raccontare qualcosa di proprio». Ragiona come un veterano Mattia Cigalini, a fronte dei suoi ventitrè anni, gli ultimi dei quali passati a deliziare gli appassionati di jazz che ne hanno potuto apprezzare le doti in due ottimi album: Arriving Soon e Res Nova.
E di proprio Mattia, nel concerto alla Casa del Jazz di Roma, ci racconta la sua passione per l'attuale scena pop, proponendo la rivisitazione di alcuni brani portati al successo da Shakira, Jennifer Lopez, Kate Parry e anche Lady Gaga. Il tutto, assieme ad alcune composizioni originali, andrà a formare Beyond, il suo terzo lavoro in studio. Ad accompagnarlo sul palco una band di livello assoluto, umanamente legata da un profondo senso di amicizia, che ha dato vita a una performance forte, sia sotto il profilo meramente esecutivo che dal punto di vista espressivo. In primo piano c'è il suono personale di questo gruppo, caratterizzato dalla grande spinta ritmica garantita dal basso elettrico di Riccardo Fioravanti e dalla batteria di Stefano Bagnoli, e dai fitti dialoghi tra il leader e Bebo Ferra, come di consueto in perfetta forma e pronto nel ritagliarsi con grande stile diversi momenti di primo piano.
I temi del repertorio fanno battere spesso il piede a tempo ai presenti - tra il pubblico anche un attento Javier Girotto - vista la loro natura dance-oriented, anche se poi la band intraprende percorsi imprevedibili, con Cigalini capace di lasciare il segno sia per i suoi lunghi soli fatti di molte note suonate a volume altissimo, ma anche di accarezzare le melodie con maggiore sensibilità. Il leader è un'autentica forza comunicativa, definisce questa nuova avventura come «una pazzia», urla nel microfono per creare uno scenario psichedelico che ricorda Roger Waters in "Careful with that axe, Eugene," si piega per trovare le note da suonare su in cielo, lì dove le anime condannate del jazz lo osservano compiacendosi del loro erede.
Cigalini sa anche emozionare, sia quando insieme alla band riesce a elaborare "Bad Romance" trasformandola in una struggente danza ipnotica, ma soprattutto nel momento in cui introduce il bis, raccontando come il tema di "Beyond" sia nato in corrispondenza dell'estremo saluto dato alla madre nel febbraio dello scorso anno.
Foto, di repertorio, di Danilo Codazzi.
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