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Markus Stockhausen: Markus Stockhausen and The Metropole Orkest

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Markus Stockhausen: Markus Stockhausen and The Metropole Orkest
Per una bizzarra serie di coincidenze e contrasti questo disco da un lato vede il creatore della "Intuitive Music," Markus Stockhausen, incidare per l'etichetta "Intuition" ma, dall'altro lato, mentre il nome della label tedesca rappresenta un evidente omaggio all'omonimo brano di Lennie Tristano, uno dei primi esempi di libera improvvisazione nel jazz, nel disco di Stockhausen, registrato dal vivo nel 2011, è la scrittura minuziosa a prevalere sull'improvvisazione, in quattro composizioni del leader eseguite dalla Metropole Orkest sotto la direzione di Jules Buckley. Lo storico organico, nato come orchestra residente della radio olandese, conferma anche in questo caso le sue doti di ensemble compatto e preciso, in grado di rendere con intensità le sfumature coloristiche delle partiture di Stockhausen.

Pur raccogliendo materiale eterogeneo, scritto dall'autore per orchestre diverse e adattato alle peculiarità della Metropole Orkest, il disco si presenta coerente. I primi tre movimenti delineano una ipotetica forma sonata, mentre l'ultimo appare più come un bis, una sorta di divertissement conclusivo.

L'ouverture, "Yin," si regge su un fondale di archi fermo e sommesso, fatto apposta per accumulare la tensione che si sprigiona in lunghe curve melodiche e in improvvisi quanto sporadici episodi ritmici.

Il secondo tempo, che non poteva intitolarsi in altro modo se non "Yang," si divide nettamente in due parti: un'inizio, che vede il sax soprano come strumento solista, astratto e vagamente dissonante, cui si contrappone una chiusura dall'incedere impettito, con larghi accordi di tutta l'orchestra. Opinione di chi scrive, visto il significato di "Yin" e "Yang" (i due termini della tradizione filosofica cinese che - si perdoni la spiegazione dozzinale - rimandano rispettivamente all'ombra e al sole), un'inversione nei titoli sarebbe suonata più coerente con l'atmosfera dei due brani.

La composizione più strutturata ed ambiziosa è però "Tanzendes Licht," della durata di quasi mezz'ora: tutta basata su di un'unica idea ritmica - un tema in 9/8 - lascia briglia sciolta ai solisti (la tromba di Stockhausen, sax, pianoforte, chitarra e clarinetto basso) su armonie di sapore shorteriano, passa attraverso varie declinazioni di quel 9/8 e si conclude con un maestoso crescendo, interamente scritto, che sfocia, circolarmente, nell'iniziale, timido, arpeggio del pianoforte. Un saggio di assoluta padronanza della forma e di virtuosismo compositivo.

C'è ancora spazio per un latin brioso, che ha il titolo significativo di "Felice" e il disco giunge al termine.

Quasi 70 minuti di massiccio jazz sinfonico che scorrono via con facilità, senza nessuna pesantezza.

Personnel

Album information

Title: Markus Stockhausen And The Metropole Orkest | Year Released: 2013 | Record Label: Emanem


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