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Maria Borghi: Passione e Insistenza!
All About Jazz: Cosa ti ha spinto a intraprendere questa avventura?
Maria Borghi: La mia attività principale si sviluppa prevalentemente nell'ambito del graphic design e della comunicazione pubblicitaria ma ho sempre avuto una grande passione per la musica e mi sono dedicata, fin da giovane, allo studio del flauto traverso. Il desiderio di fondare un'etichetta discografica risale a molti anni fa e l'occasione concreta mi si è presentata nel 2012 quando ho avuto modo di incontrare Giancarlo Nino Locatelli, musicista e direttore artistico della WE INSIST! RECORDS, in occasione dei suoi laboratori di soundpainting ai quali ho cominciato a partecipare in qualità di flautista. Nell'arco di questi anni si è consolidato un gruppo di amici con la passione comune per le arti ed in particolare per la musica d'improvvisazione. È nata così l'idea di fondare un'etichetta che potesse dar voce ad un panorama musicale piuttosto variegato, lontano dalle classiche logiche di mercato ed indirizzato maggiormente ad un lavoro di costante ricerca, continui scambi di idee e punti di vista.
AAJ: Il nome scelto, con l'evidente richiamo allo storico album di Max Roach, ha tutta l'aria di una dichiarazione programmatica...
MB: Più che come dichiarazione programmatica la vedrei come una dichiarazione d'intenti, tra persone con un ideale comune di musica: una musica di ricerca, sperimentazione ed in continuo divenire; una musica che ha caratterizzato proprio quella stagione del jazz che ha come uno dei più noti capisaldi l'album We Insist! Freedom Now Suite di Max Roach. Da qui all'ideazione del nome dell'etichetta, il passo è stato breve. Insistere è il nostro motto principale, in un'epoca in cui sembra così complicato dedicare del tempo, ed energie nella realizzazione di un progetto, noi abbiamo deciso di farlo con passione e molta pazienza. Sicuramente al di fuori da quella logica di mercato del tutto/tanto e subito.
AAJ: Come è avvenuta la scelta dei musicisti protagonisti delle prime due uscite dell'etichetta? Avete già in cantiere qualche nuovo progetto ?
MB: Le scelte musicali dei primi due cofanetti -US dei Pipeline e ST( )MA di Cristiano Calcagnile -sono il frutto di numerosi incontri tra me, Nino Locatelli, Gianmaria Aprile (chitarrista, tecnico del suono, stampatore e produttore discografico della "Fratto9") e Pietro Bologna, fotografo e clarinettista che ha preso parte attivamente al progetto US realizzando degli scatti fotografici durante le sessioni di prova dei Pipeline e che troviamo stampate ed inserite all'interno del cofanetto stesso. Per il prossimo autunno usciranno due altri lavori di Nino Locatelli, due progetti che ho ritenuto estremamente interessanti, dedicati entrambi alla musica di Steve Lacy uno in solo, Situations, e l'altro in ottetto, Prayer, nel quale suonano sia Cristiano Calcagnile che Gianmaria Aprile. Mentre per il 2019, i quattro titoli previsti sono due lavori di Andrea Grossi, Blend 3 e Blend Orchestra, un solo diGabriele Mitelli registrato dal vivo a Parma e un solo di Alberto Braida.
AAJ: È indubbio che il mercato del vinile stia vivendo una seconda giovinezza ma credo che la scelta di uscire oltre che in CD anche con long playing in preziosi cofanetti vada al di là della tendenza del momento.
MB: La scelta di uscire con due cofanetti è nata con il desiderio di realizzare un prodotto che rendesse giustizia al meticoloso lavoro ed impegno dei musicisti che abbiamo scelto di produrre. All'interno dei due cofanetti, oltre ai vinili, troviamo dei contenuti da leggere e delle immagini collegate ai progetti stessi. L'augurio è che questa ricchezza di contenuti possa incuriosire ed incentivare all'acquisto...
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