Myra Melford, Zeena Parkins, Miya Masaoka: M Z M
Magnifico trio di veterane della musica improvvisata che superano se stesse con una musica acuminata, provocatoria, anarchica ma dall'assoluto rigore interno. Vale a dire che pur infrangendo continuamente le regole del bon ton musicale e rischiando assai nel rifiuto quasi assiomatico del discorso narrativo, il trio trova con naturalezza una conversazione paritaria ma soprattutto sensata, cpunta sulla densità ritmica e sul nitore timbrico per valorizzare le rispettive qualità tecniche ed espressive.
Miya Masaoka è specialista del koto giapponese a 21 corde, sotto le sue dita in grado sia di evocare tradizioni sedimentate che ardite esplorazioni aleatorie (ascoltare il suo duetto con Anthony Braxton Duo (DCWM) 2013, Rogueart); Zeena Parkins ha svelato le possibilità dell'arpa elettrificata accanto a decine di gruppi avantgarde, come nella musica di Björk; Myra Melford è splendida pianista jazz che declina un vocabolario tayloriano, passando per il blues e arrivando a certa musica indiana.
Fuoriclasse individualmente, si sono trovate per questo programma comune quattro anni fa a Berkeley, dove insegnano sia Melford che Parkins. E hanno creato queste creature sonore indefinibili, filamenti gelatinosi e materie metalliche, danze nevrotiche e rituali iniziatici, rivitalizzando la pratica difficile dell'improvvisazione collettiva. Viene in mente un altro trio femminile dagli intenti affini, Mephista (Sylvie Courvoisier, Ikue Mori, Susie Ibarra), anche perchè il koto è usato spesso in funzione percussiva. Ma è inutile ascoltare questi brani tentando di trovare antecedenti di scuola. Piuttosto ci si lasci sorprendere dalle risonanze arcane di «Southern Owl» o dalle cascate sonore di «Red Spider».
Musica senza compromessi, che offre comunque sequenze di rara delicatezza in «Eight-burst» e «Spiral» e nella conclusiva «Rosette».
CD della settimana
Miya Masaoka è specialista del koto giapponese a 21 corde, sotto le sue dita in grado sia di evocare tradizioni sedimentate che ardite esplorazioni aleatorie (ascoltare il suo duetto con Anthony Braxton Duo (DCWM) 2013, Rogueart); Zeena Parkins ha svelato le possibilità dell'arpa elettrificata accanto a decine di gruppi avantgarde, come nella musica di Björk; Myra Melford è splendida pianista jazz che declina un vocabolario tayloriano, passando per il blues e arrivando a certa musica indiana.
Fuoriclasse individualmente, si sono trovate per questo programma comune quattro anni fa a Berkeley, dove insegnano sia Melford che Parkins. E hanno creato queste creature sonore indefinibili, filamenti gelatinosi e materie metalliche, danze nevrotiche e rituali iniziatici, rivitalizzando la pratica difficile dell'improvvisazione collettiva. Viene in mente un altro trio femminile dagli intenti affini, Mephista (Sylvie Courvoisier, Ikue Mori, Susie Ibarra), anche perchè il koto è usato spesso in funzione percussiva. Ma è inutile ascoltare questi brani tentando di trovare antecedenti di scuola. Piuttosto ci si lasci sorprendere dalle risonanze arcane di «Southern Owl» o dalle cascate sonore di «Red Spider».
Musica senza compromessi, che offre comunque sequenze di rara delicatezza in «Eight-burst» e «Spiral» e nella conclusiva «Rosette».
CD della settimana
Track Listing
Red Spider; Bug; Saturn; Eight-burst; Retina; Taurus; Southern Owl; Spiral; Ant; Rosette.
Personnel
Miya Masaoka: koto; Zeena Parkins: harp, electronics; Myra Melford: piano.
Album information
Title: M Z M | Year Released: 2018 | Record Label: Infrequent Seams